Riforma catasto: così cambiano le rendite degli immobili

L'Agenzia potrà inviare questionari via internet: valori ridotti del 20%

Riforma catasto: così cambiano le rendite degli immobili

La riforma del catasto è pronta. Le anticipazioni del decreto sui criteri di stima prevedono la ricostruzione a tavolino della superficie delle unità senza planimetria. Una mossa questa che chiama in causa anche l'Agenzia delle Entrate che potrà inviare questionari via internet per individuare la stima. La riforma del catasto ha diverse novità. Per gli immobili a destinazione ordinaria il valore patrimoniale e la rendita saranno determinanti utilizzando funzioni statistiche che partiranno dai dati medi di mercato per quella tipologia di immobile e li "correggeranno" tenendo conto delle caratteristiche relative alla posizione e alla struttura delle unità immobiliari. Per i magazzini, ad esempio saranno considerati la posizione commerciale, il tipo di locale (chiuso o aperto) e l'accessibilità carrabile.

Per quanto riguarda invece il gruppo "s" vedranno la propria rendita e il valore patrimoniale ricostruito mediante un procedimento di stima diretta. In pratica, sarà un tecnico a fare una valutazione caso per caso. Il criterio terrà conto dei valori di mercato, ma si userà il criterio del costo o il criterio reddituale. Infine anche nel nuovo catasto saranno inventariati i fabbricati privi di rendita e di valore patrimoniale per le loro caratteristiche, come già avviene oggi con le unità del gruppo F.

Finiranno nel nuovo gruppo "I" gli immobili ancora in corso di costruzione o di definizione, le costruzioni degradate non più utilizzabili, i beni comuni a più unità immobiliari che non siano utilizzabili a fini di reddito e i lastrici solari.

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