Ormai ci siamo. È atteso per domani, dopo le 22, l'ingresso nel porto di Piombino della nave rigassificatrice Golar Tundra di Snam. Le manovre di attracco alla banchina est del rigassificatore richiederanno alcune ore e saranno fatte in orario notturno per evitare di impattare sul traffico giornaliero dello scalo toscano. Nelle prossime settimane poi la Golar Tundra (che ha una capacità di rigassificazione di 5 miliardi di metri cubi) farà i test necessari per la messa in funzione prevista per i primi di maggio. La nave rigassificatrice era partita da Singapore il 28 febbraio. Dopo molte polemiche si è dunque vicini alla messa in funzione di un tassello fondamentale per l'indipendenza energetica italiana dal gas russo. Infatti, grazie alla capacità extra di rigassificazione fornita da Golar Tundra, l'Italia riuscirà a trasformare in metano gli extra carichi di gas naturale liquefatto in arrivo da diversi Paesi. L'obiettivo è chiaro: «L'Italia nell'arco di poco tempo può raggiungere la sua autonomia energetica per quanto riguarda il gas dalla Russia, a fine di quest'anno taglieremo ogni dipendenza», ha dichiarato il ministro delle Imprese e Made In Italy, Adolfo Urso. «Poi, successivamente, dal prossimo anno possiamo noi a nostra volta essere sempre più esportatori di gas verso l'Europa centrale».
Ieri, tra l'altro, un'altra partita energetica per l'Italia ha visto il suo epilogo. Lo stesso Urso e il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto, hanno firmato il decreto ministeriale per garantire la continuità produttiva della raffineria di Priolo, in Sicilia.
«Il decreto firmato oggi con il ministro Pichetto consente il bilanciamento tra esigenze industriali e occupazionali degli stabilimenti Isab e la relativa tutela ambientale, risolvendo una questione strategica per l'intera area industriale e quindi per la Sicilia», ha spiegato il ministro di Fratelli d'Italia.
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