Sull'abolizione del bollo auto si parla dalla notte dei tempi ma potrebbe presto diventare realtà: l'accelerazione è stata data dalla crisi economica causata dal Covid-19. Su questo fronte, il 2021 in arrivo potrebbe proporre interessanti novità.
Chi non paga
A prescindere dalle novità future, già oggi non tutti sono costretti a pagarlo: vale per i disabili con la Legge 104, per i possessori di auto storiche e tutti i coloro che hanno acquistato autoveicoli green: in particolare, i proprietari di veicoli con alimentazione ibrida elettrificata, 100% elettrica o bi-fuel benzina-idrogeno, non dovranno pagare il bollo auto per tre o cinque anni dalla data di prima immatricolazione. Inoltre, ogni Regione italiana ha una propria regolamentazione e discrezionalità in materia.
Le agevolazioni delle Regioni
Grazie a questo potere decisionale, alcune Regioni stanno pensando a nuove esenzioni o riduzioni del bollo per aiutare le famiglie italiane colpite dalla pandemia: le zone d'Italia più attive su questo fronte sono Lombardia, Abruzzo e Campania che vorrebbero applicare uno sconto del 10% agli automobilisti che decidono di pagare la tassa con la domiciliazione bancaria mentre l’Emilia-Romagna sta studiando una proroga di tre mesi e spostare la scadenza del pagamento da dicembre 2020 a marzo 2021. La regione Abruzzo, inoltre, vorrebbe creare l'esenzione anche per chi acquisterà un veicolo elettrico fino al 2023; chi l'acquisterà ibrida, invece, vedrà una riduzione del 50% valida sempre per i prossimi tre anni. Infine, per il momento soltanto in Lombardia, le auto elettriche, quelle a idrogeno e a gas sono già esenti dal bollo per sempre.
Regole per la rottamazione
Anche in questo caso, ogni Regione si muove diversamente. Se il proprietario di un'automobile ha appena pagato il bollo ma ha deciso di rottamarla, di norma non è previsto alcun rimborso ma con qualche eccezione: in Lombardia, Veneto, Provincia Autonoma di Trento e Provincia Autonoma di Bolzano è possibile richiederlo per rottamazione, furto o in caso di radiazione per l’esportazione. Come riportato da Vmotori, per poter accedere al rimborso è necessario che questi eventi vengano annotati al PRA (Pubblico Registro Automobilistico), in modo che sia certificata la perdita di possesso dell’auto. Il rimborso, solitamente, viene calcolato in dodicesimi e si considerano i mesi di mancato godimento del bollo. In Piemonte, invece, si può chiedere il rimborso parziale in caso di furto o di rottamazione dell’automobile se il periodo di mancato godimento del bollo è di almeno un quadrimestre mentre in Veneto soltanto per la rottamazione non goduta sempre entro i quattro mesi.
Il caso Veneto
Ma in Veneto, oltre a questa agevolazione, ce n'è una ancora più importante che farà contenti tutti i possessori di auto: il bollo si potrà pagare anche entro la metà del prossimo anno. “Tutti i versamenti della tassa automobilistica ricadenti tra il 1° gennaio e il 30 maggio” si legge in una nota diffusa dalla Regione “potranno essere effettuati entro il 30 giugno 2021, senza incorrere in sanzioni o applicazione di interessi”.
Il provvedimento, promosso dall’assessore al Bilancio e alla Programmazione Francesco Calzavara, è stato deciso con l’approvazione della nuova legge di stabilità regionale ed è legato alle problematiche generate dal Coronavirus: “È una risposta importante per tutte le famiglie che stanno affrontando delle difficoltà economiche legate alla crisi
pandemica” ha spiegato l’assessore veneto come riportato da Quattroruote. Infine, la Regione ha deliberato anche 4 milioni di euro di fondo per soddisfare le richieste di contributi alla rottamazione giunte nel 2020.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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