Con l'arrivo della pensione di gennaio 2022, si comincia a parlare di rivalutazione, ossia quel meccanismo mediante il quale l'importo delle prestazioni viene adeguato all'aumento del costo della vita rilevato dall'Istat. Sono attese, dunque, le operazioni di conguaglio dell'Inps relativamente al prossimo cedolino, per cui è importante fare attenzione.
Da ricordare, infatti, che per il 2021 l’aumento finale di perequazione automatica risultò dello 0,0%, pertanto non potranno esserci conguagli rispetto a quanto stabilito per lo scorso anno.
Come aumenteranno le pensioni
Per quanto concerne il rinnovo delle pensioni, così come delle prestazioni assistenziali e di accompagnamento alla pensione per il 2022, la perequazione relativa al 2021 è fissata al + 1,7%, e deve essere attuata a partire dal primo gennaio del prossimo anno.
Le liquidazioni di gennaio, in ogni caso, sono state calcolate dall'Istituto nazionale della previdenza sociale sulla base degli aumenti rilevati tremite un indice di perequazione provvisorio (+ 1,6%). Previsto, infine, per il primo trimestre del 2022 il pagamento delle differenze di perequazione, ossia gli arretrati, nel caso in cui queste siano previste.
Il nodo sulle trattenute Irpef
A partire dal rateo del prossimo mese, verranno applicate le trattenute fsicali relative al 2022 e con esse le addizionali regionali e comunali del 2021. Quanto ai conguagli d’imposta a consuntivo delle ritenute erariali del 2021, come Irpef e addizionale regionale e comunale a saldo, si parla dei mesi di gennaio e febbraio 2022. Giusto per fare un esempio: il contribuente con un debito che supera i 100 euro ed una pensione annua fino a 18mila euro avrà una trattenuta a rate fino a novembre del prossimo anno.
Nessuna trattenuta fiscale, invece, per le prestazioni di invalidità civile, pensione ed assegni sociali, e prestazioni esentasse, previste ad esempio per le vittime di terrorismo o per chi ha residenza all'estero.
Come saranno recuperate le eccedenze
Dalla rata di gennaio 2022, per le pensioni relative alla Gestione pubblica con importi superiori a quelli spettanti per prestazioni associate al reddito e corrisposte in modalità provvisoria nel 2019, verranno attuati dei recuperi. I diretti interessati sono già stati informati mediante una comunicazione inviata tramite raccomandata con avviso di ritorno.
Le modalità di pagamento
Per quanto riguarda le modalità di pagamento, occorre fare delle distinzioni. Chi è solito riscuotere la propria pensione alle Poste, vedrà anticipare il pagamento del rateo di gennaio 2022 al 27 dicembre 2021. L'ultimo pagamento, infatti, verrà effettuato entro la fine dell'anno, ossia 31 dicembre 2021.
Discorso diverso per il ritiro della pensione in banca. In questo caso il pagamento è stato fissato al 4 gennaio 2022, ma solo per il mese di gennaio, come da prassi.
Come leggere il cedolino
Come sempre, per verificare la
propria pensione e controllare il valore dell'importo erogato, con tanto di lettura delle trattenute e di eventuali rimborsi, basta prendere visione del cedolino. Si tratta di un servizio che Inps mette a disposizione online.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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