Gli Anni 90 e il Salone del Mobile.Milano, dopo i manifesti dedicati agli anni ’60, ’70 e ’80, svelata la quarta illustrazione firmata da Emiliano Ponzi, dedicata a un decennio in cui la manifestazione, ormai consolidata, continua a crescere nei padiglioni di Fiera Milano e, contemporaneamente, si dedica con cura e passione a un vasto programma di esposizioni collaterali in città. Percorso verso l’edizione dei 60 anni del Salone che si terrà dal 7 al 12 giugno prossimi.
Il Salone infatti, anche a livello internazionale si identifica sempre più con Milano e viene inaugurato un filone di mostre che rende omaggio ai grandi maestri del design e si dà vita a nuovi e originali eventi trasversali che coniugano design, arte, moda e cibo.
Nel 1994, poi, Massimo Vignelli progetta il manuale per l’immagine coordinata del Salone del Mobile con cui, nel 1998, vince il Compasso d’Oro. Nello stesso anno, nasce il SaloneSatellite, ideato e curato da Marva Griffin Wilshire, che da allora ha battezzato e portato al successo numerosi giovani talenti del design nazionale e internazionale. Il SaloneSatellite è sia la sezione “trampolino di lancio” di neolaureati e professionisti under 35, che mettono in mostra i loro progetti, sia il punto di riferimento delle aziende alla ricerca dei talenti del futuro: un luogo dove toccare con mano idee freschissime e approcci dall’inedita creatività al progetto.
In questo quarto manifesto, Emiliano Ponzi rappresenta il Teatro alla Scala, tempio della lirica e luogo-simbolo di Milano, proprio per riecheggiare la produzione culturale promossa in città dal Salone del Mobile, nello spirito di una grande apertura allo scambio e alla circolazione di idee e creatività. Il disegno propone i fregi laterali del palcoscenico, intuiti in un chiaro-scuro netto, il sipario viene semplificato per lasciare spazio al fondale dipinto con un paesaggio naturale e al faro che inquadra la ballerina che saltando o librandosi nello spazio, proietta in uno spazio onirico. Il numero 60, simbolo dell’anniversario del Salone, si mimetizza con il logo del Teatro. Il rosso trionfa su tutto e lascia un solo spazio al bianco: la luce riflessa sul tutù della protagonista.
Anche questo manifesto è caratterizzato da un elemento disruptive rispetto a ogni tradizionale campagna pubblicitaria: l’uso della realtà aumentata. Inquadrando il QR code presente nel disegno con lo smartphone, l’illustrazione si anima, uscendo da una dimensione statica e bidimensionale per muoversi nella realtà.
La ballerina spicca un salto e, magicamente, si trasforma in un cigno che, elegante e aggraziato, con un batter d’ali, esce dalla scena, fra sorpresa e poesia.Questa componente digitale dell’immagine è stata realizzata, ancora una volta, da Alkanoids, studio creativo milanese specializzato in motion graphics, animazione 2D/3D e regia.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.