"Supersalone" modello di sostenibilità a Expo Dubai

La presidente Maria Porro ha spiegato all'Innovation Talk come il "supersalone" abbia dimostrato come si possano realizzare e misurare grandissimi eventi internazionali in modo circolare e green. "Stiamo organizzando la sessantesima edizione del Salone del Mobile.Milano e mettiamo ancora una volta al centro la sostenibilità"

"Supersalone" modello di sostenibilità a Expo Dubai

Il modello virtuoso del Salone del Mobile.Milano che con l’evento speciale “supersalone” dello scorso settembre in Fiera Milano ha dato prova di come si possano realizzare e misurare grandissimi eventi internazionali in modo circolare e sostenibile, è stato presentato a Expo 2020 Dubai da Maria Porro, presidente del Salone del Mobile.
Esempio di visione concreta del futuro fra bellezza e sostenibilità di un settore del made in Italy riconosciuto e apprezzato in tutto il mondo che è stato al centro dell’Innovation Talk intitolato Beautiful but sustainable: the Italian way of design, organizzato da ITA, Italia Trade Agency, in collaborazione con il Consolato generale italiano a Dubai e l’Ambasciata d’Italia a Abu Dhabi.

Tema del talk, la bellezza che connette le persone tra loro e al pianeta che è innata nel sistema di produrre moda e design in Italia. Perché “progettare bellezza” appartiene alla tradizione e al patrimonio della cultura italiani. Bellezza prima di tutto sostenibile, etica, funzionale, qualitativa, circolare. Una bellezza che il design e la moda italiani progettano a lungo termine in modo circolare, inclusivo, coniugando artigianalità e digitale, rispettando i sistemi e i materiali naturali.
Cultura che si ritrova nel progetto del “supersalone” per la cui realizzazione sono stati utilizzati 160.000 metri quadrati di materiali smontabili e rimontabili, 50.000 metri quadrati di truciolare riciclato al 100% e si sono piantumati 200 alberi: azioni che hanno portato al risparmio di 553.000 kg di Co2 non immessi nell’aria.

Maria Porro ha illustrato anche la road map che FederlegnoArredo ha recentemente varato per la trasformazione green dell’intero settore che ha l’obiettivo ambizioso di “diventare la filiera di riferimento mondiale per la sostenibilità”. Un Decalogo fatto di azioni e pratiche concrete da realizzarsi nei prossimi cinque anni: dall’attenzione al ciclo di vita dei prodotti con l’obiettivo di allungarne la durata alla valorizzazione delle materie prime sostenibili; da un approccio ecologico che riguarda tutto il ciclo produttivo al recupero di materia ed energia; dalle certificazioni di qualità all’educazione e all’ attenzione alle persone.

“Stiamo organizzando la sessantesima edizione del Salone del Mobile.Milano e mettiamo ancora una volta al centro la sostenibilità - ha annunciato Maria Porro -. Riusciremo a vincere anche questa sfida, puntando sulla qualità, facendo sistema con tutti gli attori coinvolti, connettendo persone, iniziative e attività lungo tutto il processo e misurando scientificamente ogni nostra azione”.

Al talk, introdotto da Paolo Glisenti, commissario generale dell’Italia a Expo 2020 Dubai e moderato da Roberto Luongo, direttore dell’agenzia ICE, hanno preso parte, assieme alla presidente del Salone del Mobile, l’architetto Massimo Iosa Ghini con Nabyl Chenaf, professore di architettura e preside della Scuola di Architettura

Arte e Design dell’Università Americana a Dubai e Antonella Mansi, presidente del Centro di Firenze per la Moda Italiana. Nicola Lener, ambasciatore italiano negli Emirati Arabi, ha chiuso l’appuntamento.

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