Come salvare i nostri soldi per Natale

Elezioni Usa, referendum, verdetti di Bce e Fed: le strategie per i prossimi 50 giorni

Come salvare i nostri soldi per Natale

I prossimi 50 giorni prevedono una raffica di eventi politici e monetari ad elevato coefficiente di pericolosità per gli investitori. Dalle elezioni del presidente americano (8 novembre) al referendum costituzionale italiano (4 dicembre); dal meeting della Bce (8 dicembre) decisivo per la sorte del Qe, alla riunione del Fomc (15 e 16 dicembre), il comitato della Federal Reserve che decide in tema di tassi di interesse Usa. Eventi che inevitabilmente faranno aumentare la volatilità e quindi anche l'instabilità dei mercati. Un contesto che obbliga gli investitori a assumere precauzioni al fine di limitare gli impatti delle oscillazioni dei prezzi e, magari, riuscire a cogliere alcune opportunità che si potranno venire a creare.

Però, dal momento che molto, se non tutto, dipende dalla personale propensione al rischio (ovvero al grado di accettazione delle perdite) ecco di seguito alcuni consigli per quattro diversi profili di risparmiatori.

Prudenti

Avendo come priorità assoluta il non perdere soldi, sono da evitare sia i Bot, sia i Ctz, che hanno tassi negativi; sia gli Etf, sia i fondi monetari euro (che son destinati a non registrare guadagni perché investono prevalentemente in titoli di Stato in euro a breve termine). Mentre la soluzione ideale consiste nel mantenere i risparmi in un buon conto online remunerato. Meglio se il conto è offerto da una rete di consulenti finanziari: il parcheggio della liquidità consente infatti di garantire un minimo di remunerazione al capitale depositato mentre, nel frattempo, il consulente può studiare le esigenze del cliente e disegnare una soluzione di investimento per il medio lungo periodo sfruttando i movimenti dei mercati nei prossimi due mesi.

Conservativi

Per cercare di ricavare un rendimento positivo senza tuttavia correre troppi rischi, nei prossimi due mesi meglio ridurre l'esposizione al mercato azionario (tranne la quota dedicata al lungo periodo) e investire una parte del ricavato e della liquidità in Etf e fondi legati all'inflazione Usa (i cosiddetti inflation linked) che sono a buon mercato e possono sfruttare un aumento delle attese di inflazione statunitense. Un'altra piccola scommessa a rischio relativamente contenuto consiste nell'investire in Etf sull'oro che, in vista dell'aumento della volatilità, dovrebbe riprendere quota. La liquidità rimanente, invece, dovrebbe essere utilizzata in caso di correzione dei mercati azionari (in particolare quello americano che, essendo il più efficiente, è anche quello che, come verificato nel caso della Brexit, recupera prima il terreno perso) e negli Etf e fondi (sia azionari che obbligazionari) specializzati sui mercati emergenti. Quest'ultima scelta è però da soppesare attentamente nell'eventualità di una vittoria di Trump: in quel caso meglio aspettare l'evoluzione della situazione perché potrebbero essere adottate alcune decisioni sfavorevoli al commercio mondiale e penalizzanti per i paesi in via di sviluppo.

Dinamici

Il portafoglio dovrebbe essere impostato per un orizzonte di tre anni in azioni (30%), obbligazioni (40%), oro (5%), liquidità (25%). Con questo assetto, meglio evitare settori di Borsa più sensibili agli esiti elettorali italiani (banche) e americani (farmaceutico) che potrebbero soffrire più degli altri. Gli Etf e i fondi obbligazionari da preferire sono quelli in dollari Usa a tasso variabile o a breve termine (2-5 anni), e quelli dei paesi emergenti (mssimo 10%) denominati in dollari Usa (che hanno dimostrato di essere meno instabili durante le turbolenze di inizio anno e del post voto Brexit). La liquidità deve essere sfruttata (meglio se consigliati da un consulente di fiducia) per accumulare posizioni, soprattutto in Borsa e per il medio lungo termine, in caso di correzioni degli indici superiori al 10 per cento.

Speculativi

Prima degli eventi attesi, e cioè prima dell'8 novembre, una delle scommesse a rischio che si può fare è sugli Etf a leva-tre sull'oro: se il prezzo sale il guadagno si moltiplica per tre (ma questo vale anche per le perdite). Se dal prezzo attuale (1.275 dollari l'oncia) il prezzo tornasse sui livelli massimi di quest'anno (1.375) si potrebbe realizzare un guadagno del 24% in poche settimane. Una scommessa potrebbe valerla anche il dollaro rispetto all'euro con l'Etf a leva-tre: ma attenzione perché il dollaro è già salito abbastanza.

Una scommessa azionaria potrebbe essere rappresentata dall'India che è il paese del G20 che cresce di più al mondo (e tra l'altro in modo abbastanza indipendente dalla Cina) e che dovrebbe vedere aumentare gli utili aziendali del 15 per cento.

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