Terremoto a Siena e forte tensione in tutto il mondo bancario e finanziario italiano. Gli uomini della Guardia di Finanza sono entrati nella sede del Monte dei Paschi e della omonima Fondazione. Si indaga sull'acquisizione di Banca Antonveneta. Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti i reati di manipolazione del mercato (aggiotaggio) ed ostacolo alle funzioni delle Autorità di Vigilanza. Gli inquirenti hanno iniziato a indagare nello scorso autunno. Il gruppo valutario della Gdf di Roma intende appurare come il Monte abbia acquisito l’Istituto veneto ad un prezzo di 9,3 milioni di euro, poi salito a 10,3 dall’Istituto spagnolo Santander che solo due mesi prima aveva pagato la stessa Antonveneta 6,6 milioni di euro.
Perquisizioni anche nelle sedi del Comune e della Provincia di Siena, di numerose istituzioni finanziarie italiane ed estere con sede sul territorio nazionale, nonché di abitazioni private. Almeno due i dirigenti indagati. Finanza anche nell’abitazione e nell’ufficio senese dell’ex presidente della banca, Giuseppe Mussari (presidente Abi), che però non risulta indagato. Finanza anche nella sede di Mediobanca a Milano.
"L’indagine - fanno sapere dalla banca - riguarda un aumento di capitale del 2008 per la parte del cosiddetto fresh da un miliardo di euro". Mps "assicura la massima collaborazione" e "ribadisce la propria fiducia nella magistratura".
Controlli eseguiti anche sul sistema informatico della banca. I finanzieri hanno chiesto ai dipendenti che stavano entrando al lavoro di non utilizzare computer e posta elettronica. È arrivato nella sede della Banca, in piazza Salimbeni, anche il magistrato Antonio Nastasi.
Crollo in Borsa
Inevitabili le conseguenze negative in Borsa.
Dopo un passaggio anche in asta di volatilità a pochi minuti dalla notizia delle indagini della Procura di Siena, Mps ha chiuso molto pesante la seduta a Piazza Affari: il titolo ha ceduto il 6,94% finale a 0,23 euro, in una giornata comunque di forti ribassi per tutto il settore bancario.
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