Sempre più soldi sui conti correnti, ma ora c'è il Btp con lo sconto

Dal 5 marzo titoli di Stato esclusi dall'Isee. La Fabi: i depositi nelle banche cresciuti di 20 miliardi

Sempre più soldi sui conti correnti, ma ora c'è il Btp con lo sconto
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Tornano a lievitare i risparmi degli italiani. Dopo due anni difficili, condizionati principalmente dal repentino aumento del costo della vita, nel 2024 la liquidità parcheggiata sui conti correnti dai nostri connazionali risulta risalita di quasi 20 miliardi di euro. Dall'ultimo rapporto della sindacato Fabi sull'andamento della raccolta delle banche della Penisola emerge che il saldo complessivo dei salvadanai di famiglie e imprese si attesta a 1.363,6 miliardi, in crescita dell'1,5% rispetto al 2023. Il dato segna un'inversione di tendenza dopo un biennio contraddistinto dall'erosione dei risparmi (nel 2021 era stato toccato un picco a 1.480 miliardi). «L'aumento della liquidità sui conti correnti è un segnale positivo, che conferma come le famiglie stiano gradualmente ricostituendo i propri risparmi dopo due anni difficili», ha affermato il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni.

Sempre dai riscontri del principale sindacato del credito emerge che le famiglie, che rappresentano il principale detentore di liquidità nel sistema bancario, hanno aumentato i loro depositi di 12,3 miliardi (+1,1%), arrivando a un totale di 1.141 miliardi. Sileoni sollecita un «cambio di passo» da parte delle banche in quanto questa enorme liquidità resta parcheggiata senza una reale valorizzazione con i tassi sui depositi ancora troppo bassi.

Per evitare la forte penalizzazione di lasciare i soldi fermi in banca e senza remunerazione, gli italiani hanno riscoperto negli ultimi anni i titoli di Stato, come testimoniano le richieste record di Btp Valore e Btp Più, titoli dedicati ai piccoli investitori. In aggiunta a rendimenti allettanti (ad oggi il Bot annuale rende il 2,23% e il Btp a 10 anni il 3,5% circa) e a una tassazione agevolata al 12,5%, dal 5 marzo i titoli di Stato italiani si gioveranno anche dell'esclusione dal calcolo dell'Isee. La nuova norma, su cui lo scorso 15 gennaio è arrivato il Dpcm per attuarla, si inserisce nel solco della spinta che il governo Meloni sta imprimendo per aumentare il sostegno delle famiglie al debito italiano; nel dettaglio l'esclusione dal calcolo Isee riguarderà i buoni postali, i libretti e tutti i titoli di Stato fino a un ammontare massimo di 50mila euro.

Secondo le simulazioni del Caf Acli, una famiglia con due figli e reddito da lavoro dipendente, casa di proprietà e 79mila euro di patrimonio mobiliare e un investimento in Btp di 25mila euro, avrebbe una riduzione Isee di circa 2mila euro (-8,6%); se i Btp in portafoglio salgono a 50mila euro il risparmio va a raddoppiarsi (4mila euro).

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