Slitta la commissione Banche, Pd contro grillino Lannutti

I grillini non arretrano sul nome del senatore Elio Lannutti. Ma i dem tuonano: "Estimatore dell'antisemitismo. Si ritiri". E la maggioranza si spacca

Slitta la commissione Banche, Pd contro grillino Lannutti

Era fissata in calendario per giovedì prossimo alle 9 del mattina. Ma la seduta della commissione bicamerale d'inchiesta sulle Banche è già slittata. "La conferenza capigruppo del Senato ha convenuto di rinviare ad altra data, previa intesa con la Camera, la votazione per la costituzione delle commissioni sulle banche e su Forteto", ha annunciato il vicepresidente di Palazzo Madama, Roberto Calderoli.

All'ordine del giorno della riunione era prevista l'elezione dei segretari, del vicepresidente e del presidente. Nomina, quest'ultima, che avrebbe creato non poche polemiche e fatto slittare la conferenza. Per la presidenza, il Movimento 5 Stelle vorrebbe il suo senatore Elio Lannutti. Ma il nome del pentastellato non piace a tutta la maggioranza che trova in questo modo un altro terreno dove frammentarsi. A scagliarsi contro Lannutti è stato, tra gli altri, il dem Emanuele Fiano. "Uno degli estimatori dei Protocolli Savi anziani di Sion, un testo antisemita falso diffuso dalla polizia segreta zarista all’inizio del '900, nella Germania del Terzo Reich fu proprio Hitler citandoli nel Mein Kampf - ha tuonato Fiano su Facebook -. Tralascio gli altri estimatori da Hamas all'estrema destra. Poi è arrivato il senatore Elio Lannutti del M5S che di quel testo falso e immondo ha ripubblicato su Twitter le teorie che stavano nel secolo scorso anche alla base del progetto che portò alla Shoah. Delle due l'una, o vale ormai tutto e la storia è un inutile orpello, oppure Luigi Di Maio devi dichiarare nero su bianco che uno così il presidente della commissione Banche non lo può fare. Sicuramente non avrà i nostri voti".

Come riporta l'HuffingtonPost, Lannutti aveva dichiarato di aver ricevuto dal leader del Movimento Luigi Di Maio il via libera alla candidatura a presidente della commissione Banche. "Penso che Elio Lannutti sia la persona con gli skills maggiormente adeguati per quel ruolo quindi noi insisteremo con Elio Lannutti", ha fatto eco il grillino Daniele Pesco a Radio Anch'io.

Ma i dem non ci stanno e continuano con la loro battaglia. "Dovrebbe essere Lannutti a ritirarsi dalla candidatura per la presidenza della commissione Banche. Mi auguro che abbia la sensibilità di togliere la maggioranza da questo grande, gigantesco imbarazzo", ha tuonato su Twitter Alessia Morani, sottosegretario allo Sviluppo economico. "Non serve 'vedere cosa propone LannuttI' per valutarne la totale incapacità a guidare la Commissione Banche. La sua è una candidatura (sbagliata) del solo M5s, non di maggioranza. E ritirarla sarebbe segnale di buon senso e vigilanza su ogni manifestazione di antisemitismo", ha dichiarato il dem Andrea Romano, rispondendo al ministro Francesco Boccia che si era detto disponibile a valutare la candidatura del grillino sulla base di quello che "avrebbe proposto".

Il Pd non intende fare passi indietro e lo stesso

vale per Lannutti che vuole a tutti i costi diventare presidente della commissione Banche. Insomma, dopo i malumori degli ultimi giorni, ora il governo giallorosso ha trovato un nuovo terreno di scontro.

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