"Superbonus, sbagliato escludere dai lavori chi ha il contratto legno"

Il presidente di FederlegnoArredo Claudio Feltrin: "Norma da modificare perché escluderebbe l’edilizia in legno che occupa più di 10.000 addetti con regolare contratto nazionale del lavoro legno, genera 4 miliardi di fatturato all’anno ed è considerata un asset strategico nella transizione ecologica"

"Superbonus, sbagliato escludere dai lavori chi ha il contratto legno"

Il dl Superbonus ha bisogno di altri “aggiustamenti” per quanto riguarda l’affidamento dei lavori e a sollevare il tema è Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo. “Se confermate le notizie di stampa secondo cui il dl Superbonus prevederebbe l’affidamento di lavori che generano detrazioni fiscali per tutti i bonus edilizi soltanto alle aziende che applicano il contratto edile - spiega infatti -, significherebbe mettere a dura prova ed escludere da questa partita l’edilizia in legno che occupa più di 10.000 addetti ai quali è regolarmente applicato il contratto nazionale del lavoro legno, genera 4 miliardi di fatturato all’anno e che sempre più spesso abbiamo sentito indicare come asset strategico nella transizione ecologica e per lo stoccaggio di Co2”.

Non solo, la norma introduce incertezza anche per altri settori come quello delle porte, delle finestre, delle tende e dei pavimenti, “rischiando di lasciare troppo spazio alla libera interpretazione”.
“Chiediamo pertanto al Governo un chiarimento in merito - prosegue Feltrin - perché si rischia di trasformare una buona intenzione in una nuova complicazione verso un settore che fa della sicurezza uno dei suoi punti di forza”.

“Sui bonus edilizi regna già molta confusione per imprenditori e famiglie, adesso siamo sinceramente sorpresi da questo nuovo cambiamento. Da parte nostra - sottolinea Claudio Feltrin - totale condivisione sulla necessità di incrementare la sicurezza nei luoghi di lavoro, ma non è corretto farlo escludendo aziende e professionisti per contratto introducendo nei fatti un provvedimento prescrittivo”.

”La dicitura proposta dal ministero del Lavoro sposta semplicemente l’attenzione da un contratto di lavoro all’altro,

non riconoscendo l’impegno e gli investimenti che tutto il settore del legno-arredo, delle costruzioni in legno e delle finiture destina alla sicurezza dei propri collaboratori”, conclude il presidente di FederlegnoArredo.

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