Il supersalone del design in programma fino al 10 settembre presso Fiera Milano Rho, ha deciso di calcolare e neutralizzare la propria impronta climatica. Si tratta della prima volta per il Salone del Mobile.Milano in un proprio evento, in linea con l’urgenza di contrastare il riscaldamento climatico in base alle istanze di sostenibilità e di decarbonizzazione.
Iniziativa che nasce dalla precisa volontà del Salone del Mobile.Milano con l’incarico allo Studio Stefano Boeri Interiors della completa progettazione in chiave sostenibile delle strutture degli spazi comuni e delle aree espositive e con la decisione di promuovere la carbon neutrality dell’evento. Stefano Boeri Interiors e Fiera Milano hanno contribuito in maniera importante a questo obiettivo sostenendo le fasi di raccolta dei ddelll’evento necessari per la stima preliminare dell’impronta di carbonio del "supersalone”. Fasi di calcolo di offset tecnicamente operate in partnership tecnica tra Rete Clima e Inrete Green, realtà che sostengono la trasformazione sostenibile di organizzazioni, prodotti ed eventi.
È un progetto attuale e realmente innovativo per un evento di queste dimensioni e di questa rilevanza: una buona pratica ambientale con l’obiettivo di dimostrare che è possibile e necessario ripartire dopo lo stop della pandemia fondendo criteri di sostenibilità e di attenzione ambientale con le attività promosse dalle eccellenze italiane del design.
“Abbiamo scelto di affrontare questa edizione speciale del Salone mettendo al centro la circolarità ed è stata un’occasione che ci ha portati naturalmente a riflettere anche sulla necessità di aumentare l’impegno per un appuntamento sempre più sostenibile. Questa è la direzione in cui guarderemo nel nostro futuro”, sottolinea Maria Porro, presidente Salone del Mobile.Milano.
E Luca Palermo, ceo di Fiera Milano sottolinea: “Con il supersalone diamo avvio a un progetto innovativo rivolto alla valutazione dell’impronta ambientale degli eventi fieristici realizzati nei nostri quartieri espositivi. Un agire comune tra la Fiera e i suoi organizzatori, che vivono da sempre un rapporto stretto di reciprocità. Tutto questo per noi rappresenta una leva competitiva essenziale su cui puntare oltre ad essere parte integrante e imprescindibile della nostra strategia di business, volta alla creazione di valore duraturo per il gruppo, gli stakeholder e il territorio in cui operiamo”.
“Ancora una volta Il Salone del Mobile.Milano con il supersalone è stato pioniere e si appresta a diventare un modello: rappresenta un esempio di sostenibilità. È stato sviluppato in un'ottica di circolarità e sono state previste compensazioni - con nuovi alberi - per le benché minime emissioni. Se tutti gli eventi fossero stati immaginati con questa stessa attenzione all’ambiente e lungimiranza avremo già un’Italia più vivibile, verde e amica dell’ambiente” commenta Vannia Gava, sottosegretario al ministero della Transizione ecologica.
Il calcolo dell’impronta di carbonio dell’evento è realizzato tenendo conto di tutte le attività svolte in Fiera anche da parte dei fornitori - materiali per allestimenti e loro trasporto, consumi energetici, mobilità delle persone, smaltimento dei rifiuti - secondo le indicazioni degli standard Iso per il mondo del carbonio, con validazione da parte dell’ente di certificazione Icmq: l’impronta di carbonio viene neutralizzata grazie all’annullamento di crediti di carbonio certificati, generati da progetti di tutela ambientale,
con la parallela realizzazione di un progetto forestale sul territorio locale di Milano, in continuità con il Bosco del Design già realizzato da Assarredo a Milano.Leggi lo speciale DESIGN
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