L'annuncio di ieri è già carta straccia. La Grecia, in qualche modo, i soldi per pagare il Fondo monetario internazionale li dovrà trovare. Perché se ieri il ministro dell'Interno Nikos Voutsis sosteneva che non c'erano possibilità di trovare quei quasi due miliardi da rimborsare a giugno, oggi è arrivata la marcia indietro.
Il Comitato centrale di Syriza, il partito del premier Alexis Tsipras, ha votato oggi sulla questione. Il risultato è di misura, ma basta comunque a respingere le richieste dell'ala estremista.
95 voti contro 75 per dire che la Grecia continuerà a pagare i suoi debiti.È stata rigettata anche la richiesta di nazionalizzare le banche e di indire un referendum per far decidere agli elettori se respingere un accordo con i creditori internazionali su altre riforme del bilancio.
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