Il prezzo choc dei carburanti che ha superato da giorni i due euro al litro per benzina e diesel con rincari fino al 60% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, potrebbe subire un lieve ridimensionamento nei prossimi giorni con tagli di 15 centesimi al litro "ma si prova a fare di più" per i prossimi tre mesi. È quanto circola all'interno del governo sul problema che adesso riguarda soprattutto le cifre mostruose che gli italiani devono sborsare per fare il pieno di carburante.
Cosa cambia con l'accisa mobile
Poche ore fa, il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, riferendo in Senato sul caro benzina ha spiegato che per il costo dei carburanti da autotrazione, dall'inizio dell'anno "c'è un problema di un incremento dei costi del Brent" e un problema del costo del gas e dell'energia che serve nelle raffinerie a trasformare "che impatta sul costo finale". Il ministro ha aggiunto che c'è "una diminuzione della disponibilità del diesel" mentre non c'è alcun problema per la benzina. Per contenere questi prezzi e l'impatto sui consumatori finali, si sta valutando l'ipotesi di praticare un'accisa mobile. "Siccome c'è stato maggior gettito Iva questo potrebbe essere utilizzato per ridurre le accise e ottenere una riduzione del prezzo alla pompa", ma "sappiamo che operare sui carburanti è molto complesso", ha aggiunto Cingolani.
"Taglio immediato"
Se la politica chiede a gran voce il taglio sui costi del carburante, si assiste a una prima leggera discesa delle quotazioni internazionali dei prodotti raffinati che sono tornati ai livelli del primo marzo. Questa mattina, Eni ha ridotto di 5 centesimi al litro i prezzi consigliati di benzina e gasolio dopo l'analoga mossa di ieri. Stesso situazione per Q8 mentre IP ha tagliato i prezzi di 10 centesimi al litro sia sulla verde che sul diesel. Sulla base delle variazioni odierne dei prezzi consigliati, le medie nazionali dovrebbero assestarsi oggi sui seguenti valori: benzina self service a 2,105 euro/litro, diesel a 2,108 euro/litro. Benzina servito a 2,208 euro/litro, diesel a 2,219 euro/litro. Gpl servito a 0,880 euro/litro, metano servito a 2,255 euro/kg, Gnl 2,116 euro/kg.
Il "tetto" su gas e energia
Non c'è solo il problema relativo ai carburanti ma anche agli aumenti in bolletta di gas e energia elettrica: da qui, l'ipotesi del governo di fissare un "tetto" ai prezzi di vendita per calmierare il conto per famiglie e imprese. Una soluzione uniforme ancora non c'è ma sarà discussa al Consiglio dei ministri di domani. Il decreto ha inziato a vedere la luce ieri ma c'è già il "nodo coperture" perché l’intervento sarà fatto senza ricorrere a uno scostamento di bilancio.
Come riporta Repubblica, la fetta più corposa degli aiuti dovrebbe arrivare a fine marzo con un secondo decreto da varare dopo l’aggiornamento dei conti del Def. I soldi del primo decreto sarebbero presi dall'extragettito Iva sui carburanti e, anche se è complicato, tramite la tassazione degli extraprofitti delle aziende energetiche.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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