540 euro in più: per chi può cambiare la busta paga

I lavoratori sono in attesa di sapere se la proposta verrà inserita nella legge di Bilancio 2022

540 euro in più: per chi può cambiare la busta paga

Il governo è al lavoro per rendere più corpose le buste paghe dei dipendenti pubblici e privati. L’obiettivo è stato più volte annunciato dall’esecutivo, ma oramai siamo alla stretta finale, in vista dell’approvazione della legge di Bilancio 2022. Lo strumento economico-finanziario ci dirà se i lavoratori potranno esultare, perché vorrà dire che il premier Mario Draghi avrà mantenuto la promessa di abbassare tasse, in particolare l'Irpef, e costo del lavoro. Il consiglio dei ministri è concentrato sulle soluzioni da adottare principalmente per il ceto medio, la categoria di cittadini più tartassata dal peso fiscale.

La proposta di ridurre l’aliquota Irpef

Una delle strade percorribili per ridurre il costo del lavoro riguarda la diminuzione dell’aliquota Irpef che dal 38% scenderebbe al 36%. Per intervenire su questo balzello l’esecutivo ha a disposizione 8 miliardi di euro che verranno utilizzati per portare a termine la tanto attesa riforma fiscale. Il taglio dell’Irpef, comunque, non è l’univo provvedimento su cui stanno discutendo i ministri.

Le altre idee al vaglio del governo

L’altra tassa che potrebbe essere ridotta è l’Irap, così come resta sul tavolo l’ipotesi di abbassare il cuneo fiscale a quelle aziende che assumono nuovo personale. Ritornando all’Irpef, la sua diminuzione potrebbe favorire, in particolare, come dichiara al Corriere della Sera Massimo Braghin, consigliere nazionale dell’Ordine dei consulenti del lavoro con delega alla fiscalità, “i lavoratori che hanno un introito annuale tra i 28mila e i 55mila euro”. Fino a questo momento, L’Irpef viene indicata applicando aliquote progressive, che vanno dal 23% al 43%.

Chi sarà avvantaggiato dalla nuova proposta

La proposta di riforma prevista nella legge di Bilancio 2022, secondo gli esperti, porterebbe benefici maggiori ai lavoratori dipendenti che hanno un reddito annuale superiore ai 28mila euro. Chi ha un reddito che pareggia la cifra minima non riuscirà a ottenere nessun vantaggio fiscale, mentre, al contrario, quanto più è alto il guadagno e quanto più si avvicina ai 55mila euro all’anno maggiore sarà il risparmio sulle tasse, che può arrivare anche a 440 euro.

Sopra i 55mila euro il vantaggio fiscale raggiunge i 540 euro, che è la cifra massima ammissibile. Anche per le famiglie con a carico figli disabili vale la stessa regola. L’unico ulteriore beneficio è costituito dalle maggiori detrazioni che il nucleo familiare potrà richiedere.

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