Terna accelera sull'utile e si assicura la rete Acea

Profitti in corsa (+26,6%) e ricavi a 2,64 miliardi. Di Foggia: "Investimenti record, alzati i target"

Terna accelera sull'utile e si assicura la rete Acea
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Terna ha siglato un accordo con Areti (controllata di Acea) per l'acquisizione di parte della rete elettrica in alta tensione dell'area metropolitana di Roma. L'operazione, parte del Piano Industriale 2024-2028 di Terna, riguarda l'acquisizione del 100% di una nuova società veicolo in cui confluiranno 73 elettrodotti, per un totale di circa 481 chilometri di rete, le componenti ad alta tensione di tre cabine primarie e una rete in fibra ottica. Il valore regolatorio degli asset è stimato a 203 milioni di euro, mentre il prezzo di acquisto è di 224 milioni, comprensivo di un premio del 10% sulla Regulatory asset base (rab) del 2024.

Secondo Giuseppina Di Foggia (in foto), ad e dg di Terna, «l'accordo consentirà di rendere più efficienti la pianificazione e la gestione operativa della rete elettrica di trasmissione, in particolare nell'area della Capitale, migliorando la continuità e la sicurezza del servizio». Di Foggia ha sottolineato che l'operazione è pienamente in linea con gli obiettivi del piano industriale, contribuendo sia al raggiungimento dei target finanziari sia alla crescita complessiva del gruppo.

Terna ieri ha anche diffuso i risultati trimestrali che hanno evidenziato un 2024 positivo, con investimenti complessivi per 1,7 miliardi nei primi nove mesi, segnando un incremento del 18,5% rispetto allo stesso periodo del 2023. Questo record storico di investimenti, come spiegato dall'ad Di Foggia, «favorirà il processo di transizione energetica in atto e renderà la rete elettrica ancora più efficiente per trasmettere una quantità crescente di energia prodotta da fonti rinnovabili».

La trimestrale del gruppo ha evidenziato che i ricavi nei primi nove mesi del 2024 sono aumentati del 17,8% annuo a 2,65 miliardi, con una crescita sostenuta sia delle attività regolate sia di quele non regolate. L'ebitda si è attestato a 1,9 miliardi, in crescita del 21,6% e l'ebit è stato pari a 1,3 miliardi (+28,3%). L'utile netto di gruppo è cresciuto del 26,6% a 812,6 milioni. Gli investimenti complessivi realizzati dal gruppo nel periodo sono stati pari a 1,7 miliardi (+18,5%).

Tra i principali progetti si segnalano gli avanzamenti del Tyrrhenian Link e

dell'Adriatic Link, l'elettrodotto sottomarino fra Abruzzo e Marche. «I risultati positivi ci consentono di migliorare la guidance per l'anno 2024 e di confermare gli obiettivi del piano industriale 2024-2028», ha concluso Di Foggia.

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