Terna in accelerazione rivede al rialzo i target

Nel 2024 profitti oltre il miliardo e cedola a 39,6 centesimi. Di Foggia: "Investimenti da record"

Terna in accelerazione rivede al rialzo i target
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Terna supera il miliardo di euro di utili e rivede al rialzo gli obiettivi del piano industriale al 2028. La società guidata dall'ad e dg Giuseppina Di Foggia (in foto) ha chiuso il 2024 con un utile netto di 1,06 miliardi di euro (+19,9% annuo). I ricavi si sono attestati a 3,68 miliardi (+15,5%), mentre il margine operativo lordo ha raggiunto i 2,56 miliardi (+18,3%). Il dividendo ordinario per azione ammonta a 39,62 centesimi di euro (+17%). «Gli indicatori economico-finanziari 2024 hanno superato le guidance», ha evidenziato Di Foggia sottolineando che sono stati conseguiti «incrementando significativamente» gli investimenti «con l'obiettivo di garantire una rete di trasmissione più efficiente, in grado di integrare l'energia prodotta dalle fonti rinnovabili, in linea con gli obiettivi di decarbonizzazione» fissati dal ministero dell'Ambiente e dall'Europa.

A questo proposito il positivo andamento del gruppo ha determinato la revisione al rialzo del target 2024-2028, con investimenti complessivi a 17,7 miliardi, in crescita del 7% rispetto alla precedente stima. Prevista un'accelerazione degli investimenti, che raggiungeranno i 3,4 miliardi nel solo 2025. La quota destinata alle attività regolate in Italia sarà pari a 16,6 miliardi, per garantire un sistema di trasmissione sempre più efficiente e sicuro. «L'aggiornamento del Piano ha tre capisaldi», ha affermato Di Foggia. Si tratta di «un significativo incremento degli investimenti a livelli record, la programmazione territoriale e il rafforzamento del ruolo del gruppo al servizio della sicurezza elettrica e dell'indipendenza energetica del Paese». Tra le priorità figurano il rinnovo degli asset elettrici (3,6 miliardi) e il piano di sicurezza della rete (2,3 miliardi). Un'attenzione particolare è rivolta alle infrastrutture strategiche, tra cui il Tyrrhenian Link, il collegamento tra Calabria e Sicilia, e il nuovo elettrodotto Adriatic Link tra Abruzzo e Marche. Previsti interventi per migliorare l'interconnessione con l'estero, come il progetto Elmed Italia-Tunisia.

Nel 2025 i ricavi dovrebbero attestarsi a 4,03 miliardi di euro, con un Ebitda di 2,7 miliardi e un utile netto di 1,08 miliardi. Per il 2028, si stima un incremento dell'utile a 1,19 miliardi (con una crescita media annua del 6%) e ricavi in crescita fino a 5,19 miliardi. Modificata anche la dividend policy con l'introduzione di un livello minimo pari alla cedola 2024 (39,62 centesimi di euro) per l'intero arco del Piano. L'obiettivo è comunque garantire una remunerazione stabile con una crescita media annua del 4% rispetto al 2023.

«Con la nostra nuova politica daremo visibilità e stabilità a lungo termine e siamo impegnati a mantenere la solidità finanziaria in tutto l'arco di piano», ha puntualizzato il cfo Francesco Beccali. Non a caso Moody's e S&P hanno confermato immediatamente il rating di Terna (rispettivamente Baa2 e BBB+), lasciandolo un notch sopra quello dell'Italia.

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