Terna, la cura Di Foggia spinge l'utile (+32%). "Oltre 1 miliardo di investimenti per il Paese"

L'ad: "Target confermati e l'80% delle opere sono già autorizzate"

Terna, la cura Di Foggia spinge l'utile (+32%). "Oltre 1 miliardo di investimenti per il Paese"
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Balzo dei profitti nella Terna della gestione Giuseppina Di Foggia. Il gruppo a cui fa capo la rete elettrica nazionale, infatti, ha chiuso il primo semestre dell'anno con un utile netto di 544,8 milioni, in crescita del 32,4% rispetto ai 411,4 dello stesso periodo dell'anno scorso. Nel secondo trimestre, in particolare, l'utile ha registrato un incremento del 31% a 276,6 milioni (211,2 milioni nello stesso periodo del 2023). I ricavi del primo semestre sono aumentati del 18,1% a 1,75 miliardi (nel secondo trimestre sono cresciuti del 16% a 896,3 milioni). Come spiega la stessa Terna nella sua nota, tale risultato è prevalentemente dovuto alla crescita dei ricavi delle attività regolate, grazie all'aggiornamento del costo medio ponderato del capitale riconosciuto per il 2024 e all'ampliamento della base asset regolata (Rab). Tuttavia, è stato significativo anche il contributo delle attività non regolate che riflettono principalmente l'incremento dei ricavi del Gruppo Tamini, per la componentistica, e del Gruppo LT, nell'area dei servizi energetici.

«I risultati del semestre confermano l'impegno del gruppo nel conseguire i propri obiettivi economico-finanziari e ci permettono di confermare pienamente la guidance per il 2024», è il commento dell'amministratrice delegata Di Foggia. Viaggiano anche gli investimenti, che nel corso del semestre hanno superato la tappa del miliardo (+25,5%): «Procediamo nell'esecuzione del Piano Industriale 2024-2028, presentato lo scorso marzo, e nella realizzazione delle opere strategiche per il Paese sia in termini di iter autorizzativi, sia in termini di approvvigionamento delle forniture. Sul totale degli investimenti previsti, infatti, oltre l'80% è stato già autorizzato e circa il 75% è coperto da contratti di acquisto già stipulati». Il programma di investimenti dei prossimi mesi «rafforzerà il ruolo di Terna nel garantire un sistema elettrico sempre più sicuro, efficiente e adeguato a gestire la crescente capacità immessa in rete dalle fonti rinnovabili, aumentata di circa 3,7 GW nei primi sei mesi del 2024», conclude Di Foggia.

Nel

secondo trimestre dell'anno l'Ebitda (il margine operativo lordo) è salito del 21,2% a 629,3 milioni. L'indebitamento finanziario netto si è attestato a 10,32 miliardi, in riduzione di 165,5 milioni rispetto a un anno fa.

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