Ue, Monti soddisfatto "Finalmente si torna a parlare di crescita"

Venticinque governi europei su 27 hanno siglato il Fiscal compatc, un patto di bilancio che vincola i firmatari a un rigido controllo sui conti pubblici

Ue, Monti soddisfatto "Finalmente si torna a parlare di crescita"

Bruxelles - E' arrivata una firma importante per l'Unione europea, quella per il Fiscal compact, il nuovo patto di disciplina di bilancio il cui obiettivo è combattere l'attuale crisi del debito e garantire che, in futuro, i conti pubblici rimangano sotto controllo. Condizioni necessarie per il ritorno della fiducia nel futuro dell’Eurozona. Una fiducia che può portare alla crescita economica e dell’occupazione. A livello politico passa la linea della cancelliera tedesca Angela Merkel, che ha sempre sostenuto come la via maestra per uscire dalla crisi e salvare la coesione europea è il controllo di deficit e debito.

Le firme apposte al documento sono venticinque: come già si sapeva non hanno aderito il premier britannico e quello ceco. "E' una tappa importante per rafforzare la fiducia nell’unione economica e monetaria", ha detto il presidente Ue Herman Van Rompuy.

Il patto di bilancio Ue, ha ribadito Van Rompuy, "è un importante passo verso una maggiore responsabilità proprio come, ad esempio, il Trattato sullo European stability mechanism è un importante passo verso una maggiore stabilità. Non dobbiamo dimenticare questa visione più ampia". La parola, ora, passa ai singoli Paesei, perché ciascuno deve ratificare il documento firmato: "Dovrete convincere i vostri Parlamenti ed elettori che questo trattato è un importante passo per riportare l'euro in acque sicure. Ho molta fiducia nel fatto che voi ci riuscirete".

"E' un passo importante per riportare l’Euro stabilmente in acque sicure- ha puntualizzato il presidente dell'Ue -. Sono sicuro che avrete successo. I benefici del trattato sono chiari". Van Rompuy ha ricordato ai 25 leader che "firmando, vi impegnate a inserire regole di bilancio forti nella vostra legislazione nazionale, preferibilmente a livello di Costituzione, per essere vincolante e permanente".

Soddisfazione di Monti

Delle conclusioni del Consiglio Ue "apprezzo il pragmatismo", gli "obiettivi e precisi e i l'indicazione di strumenti e di dati", dice il presidente del Consiglio Mario Monti. "Se vogliamo davvero avere un rafforzamento della governance monetaria, non basta rafforzare quegli aspetti di una politica per una moneta sana, con adozione del 'Fiscal compact' e della golden rule sul bilancio nelle Costituzioni, ma bisogna avere anche un'adeguata governance dell'integrazione del mercato unico e delle riforme strutturali".

Si parla di crescita ed economia

"Fa piacere - dice Monti con soddisfazione - che per la prima volta da due anni in qua il consiglio europeo non è stato dominato da crisi finanziaria ma finalmente è stato dedicato alla crescita e l’occupazione".

Il premier è molto contento anche per il fatto che l'Ue ha espresso all’Italia "apprezzamento per la riduzione" dello spread e "soprattutto per quello che stiamo facendo sul piano della politica economica".

 

 

 

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