Da Ops a Opas. Unicredit potrebbe decidere aggiungere una vocale da 3,7 miliardi per rendere decisamente più competitiva la propria offerta per scalare Banco Bpm. Il rilancio da parte di Andrea Orcel (in foto), per dare concrete speranze al suo piano di crescita in Italia, appare una mossa obbligata rispetto al premio praticamente nullo dell'offerta iniziale. Tra le strade percorribili c'è quella di aggiungere allo scambio azionario una sostanziosa dote in contanti visto che a piazza Gae Aulenti le risorse non mancano e l'operazione Commerzbank appare al momento bloccata. Gli analisti di Intermonte ritengono che il rilancio cash potrebbe arrivare a 3,7 miliardi, andando di fatto ad aprire le discussioni dopo un'offerta iniziale che probabilmente era finalizzata esclusivamente a congelare le mosse di Banco Bpm.
Intermonte, che ha alzato a 8,45 euro il prezzo obiettivo su Piazza Meda, sottolinea come la mossa di Unicredit abbia aperto il vaso di pandora delle banche e adesso «tutto può succedere».
L'istituto guidato da Giuseppe Castagna può ancora giocare delle carte per smarcarsi dalla morsa di Unicredit. Già da giorni si vocifera di un possibile ritocco al rialzo del prezzo offerto per Anima, passando attraverso la convocazione di un'assemblea straordinaria. Altra opzione per Castagna è andare all'assalto di Mps (salita di un altro 2,6% ieri in Borsa). Sempre ieri gli analisti di S&P hanno sottolineato come l'esito dell'Ops su Bpm rimane altamente incerto «e dipende da diversi fattori, tra cui le reazioni dei vari stakeholder», a partire dai francesi di Crédit Agricole che detengono il 9,2% di Piazza Meda e sono chiamati a prendere una decisione strategica, considerando la presenza che hanno in Italia e gli accordi di distribuzione che, tramite la controllata Amundi, hanno con Unicredit.
Su questo fronte Orcel, ieri protagonista a una call «a porte chiuse», riservata ai clienti di Bofa per fare il punto sulle strategie M&A della sua banca, si sta già muovendo con un incontro in programma a ridosso di Natale a Parigi con i vertici di Agricole.
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