Utility, è tutti contro tutti per il risiko delle bollette

Tre pacchetti di clienti domestici cambieranno cappello. È il nuovo cavallo di Troia per crescere sul mercato

Utility, è tutti contro tutti per il risiko delle bollette
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Il riassetto dei clienti commerciali scuote il mondo utility pronto a darsi battaglia pur di posizionarsi e presidiare potenziali nuove aree di mercato. Da Edison a Iren, da A2a a Hera passando per Eni, Enel e Acea le grandi aziende che gestiscono le bollette, e quindi pacchetti di clienti nel mondo gas ed elettricità, hanno davanti un 2025 ad alta competizione. Dopo le aste di fine tutela che hanno spartito 26 lotti per circa 4,5 milioni di clienti stanno arrivando sul mercato tre occasioni che possono sparigliare le carte: i clienti di Acea Energia, quelli di Engie e quelli di Unoenergy. Tre partite, di cui una già mezza scritta, che tutte le aziende stanno guardando con molta attenzione.

In particolare, quella che riguarda il gruppo Engie (ex Gdf-Suez) che starebbe valutando la cessione del business retail in Italia. Si tratterebbe di quasi 1 milione di clienti residenziali gas (circa due terzi) e luce (un terzo) per la maggior parte concentrata in Lombarda e Puglia e in seconda battuta, nel Lazio. Un'operazione da almeno mezzo miliardo, in base al perimetro preciso che avrà la gara. «E che Engie vuole avviare per focalizzarsi sull'efficienza energetica e monetizzare ora che i margini sono alti in rapporto a costi della commodity bassi», spiega una fonte vicina al dossier.

Sulla partita si starebbero posizionando diversi player. E questo, nonostante i rischi che comporta oggi la gestione del business retail (impiego di circolante, morosità) per i quali servono margini importanti. Renato Mazzoncini, ad di A2a, ha già espresso il proprio interesse e anche l'ad Gianluca Bufo di Iren valuterà il perimetro dell'operazione.

Alla finestra poi Edison ed Hera. «Siamo nella migliore posizione per valutare possibili operazioni di M&A, in particolare sul fronte clienti, dove desideriamo crescere per dare maggiore equilibrio al nostro profilo industriale, già di per sè ben diversificato», ha detto ieri Nicola Monti, ceo di Edison. Per queste utility, posizionarsi su queste partite significa non perdere posizioni sul mercato, dove a primeggiare sono, al momento, secondo dati Arera, i colossi Enel ed Eni.

Poi non tutti hanno gli stessi obiettivi e per alcune utility è molto importante che l'investimento in queste operazioni non sia solo numerico, ma preveda un rendimento del capitale investito. Sotto i riflettori è anche la partita che, secondo indiscrezioni, porterà sul mercato 250mila clienti liguri di Unoenergy, tra i principali operatori privati per clienti residenziali, aziende e condomini.

Infine, si gioca in queste settimane un terzo dossier la cui conclusione pare già scritta e che vedrà il passaggio a Plenitude (gruppo Eni) delle attività di Acea Energia: un'operazione che porterebbe in dote a Eni in un sol colpo circa 1 milione di clienti.

Per Acea, in questo caso l'eventuale cessione sarebbe coerente con la scelta dell'ad Fabrizio Palermo di concentrarsi sull'idrico liberandosi, in parallelo, di un business che è sempre più critico da gestire: naturalmente porterebbe in dote anche un centinaio di dipendenti.

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