"La magnitudine e la velocità ci hanno messo di fronte a una crisi mai vista. La peggiore dalla Grande Depressione del 1930", a dichiararlo è Gita Gopinath, il nuovo capo economista del Fondo monetario internazionale, in riferimento alla diffusione dell'epidemia da nuovo coronavirus, che ha trasformato tutto. E lo ha fatto in pochi mesi. A dimostrarlo sono i dati del Fondo monetario internazionale, la più importante istituzione economica del mondo, che segnala come l'economia mondiale, quest'anno, a causa del Covid-19 e delle sue conseguenze, dovrebbe contrarsi del 3%, percentuale che supera il -0,6% dello scenario successivo alla crisi Lehman Brothers.
La situazione in Occidente
Come riportato dal documento, a fare una certa differenza sono i Paesi di più recente industrializzazione come la Cina, che dai ritmi del 6% è scesa a un +1,2%. Ma l'Asia non è l'unico continente e pagare gli effetti del coronavirus: l'Occidente, infatti, pagherà un prezzo molto alto, visto che il prodotto interno lordo delle economie avanzate si contrae del 6,1%. Gli Stati Uniti di Donald Trump, intanto, perdono il 5,9% del Pil.
I dati (allarmanti) sull'Italia
E se l'Italia registra uno dei risultati sicuramente più allarmante, con il -9,1%, seguita soltanto dalla Grecia che è a -10%, il Covid-19 sembra non aver risparmiato proprio nessuno. Nel complesso, l'Eurozona perde il 7,5%, mentre la Germania il 7%, la Francia il 7,2%, la Spagna l'8% e l'Inghilterra di Boris Johnson il 6,5%. In uno dei documenti più attesi dell'anno dell'Fmi, il World Economic Outlook, intitolato "The Great Lockdown", termine che le economie di tutti i Paesi hanno iniziato a conoscere dopo i primi contagi e che significa chiusura totale, viene segnalato che il commerci internazionale si abbasserà dell'11%.
Anche Fmi in "lookdown"
Intanto, a Washington tutte le riunioni della sessione dell'Fmi che di solito si svolgono in questo periodo dell'anno sono soltanto online. Così come le conferenze stampa, i briefing e le riunioni dei governatori. E in un clima che sembra surreale, i documenti del Fondo parlano chiaro, mettendo di fronte tutto il mondo a una delle peggiori crisi contemporanee, con una delle più grandi cadute del Pil della storia.
"Crisi diversa dalle altre"
"Il mondo è cambiato drammaticamente in tre mesi, dalla pubblicazione del nostro World Economic Outlook. Questa crisi non è come le altre e lo shock è più grande. Come in una guerra c'è incertezza sulla durata e l'intensità dello shock", ha chiarito il nuovo capo economista dell'Fmi Gopinath. Che ha poi ha aggiunto: "In una crisi normale si stimola la domanda ma oggi, in larga parte, la crisi è dovuta alle misure di contenimento, per questo stimolare l'attività può essere arduo o per molti settori indesiderabile".
Investimenti sulla salute
Il Fondo, poi, sostiene che l'incremento della spesa per la salute è fondamentale e che i governi dovranno assicurare misure di bilancio, monetarie e finanziarie per mantenere i legame tra lavoratori e aziende e tra debitori e creditori. Inoltre, l'Fmi ha proposto misure che, in futuro, impediscano l'espandersi di nuove pandemie, suggerendo investimenti su salute, scambio di informazioni e ricerca. Gopinath ha anche chiesto a tutti i Paesi "di non limitare l'esportazione di forniture mediche", ritenute essenziali nella gestione dell'emergenza e ha detto: "È importante che questa crisi non diventi una scusa per invertire il processo di globalizzazione dell'economia. Anche perché questa è una crisi che colpisce soprattutto i poveri".
"Politici siano come medici e infermieri"
Come specificato da Gopinath, oggi, "ci sono alcuni segnali di speranza che questa crisi sanitaria finirà": alcuni Paesi, infatti, stanno riuscendo a contenere il virus utilizzando pratiche di distanziamento sociale, test e tracciabilità dei contatti, e trattamenti e vaccini, che potrebbero essere sviluppati prima del previsto.
Ma secondo il capo economista, "le risposte politiche nazionali e internazionali devono essere ampie, implementate rapidamente e ricalibrate velocemente man mano che diventano disponibili nuovi dati. Le azioni coraggiose di medici e infermieri devono essere imitate dai politici di tutto il mondo, in modo da poter superare congiuntamente questa crisi".
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