È lacrime e sangue la cura di Margherita Della Valle per Vodafone. Per l'ad italiana di recente nomina «l'azienda deve cambiare» e annuncia 11mila di tagli nei prossimi tre anni. La decisione, svelata ieri con la nuova strategia in occasione della presentazione dei risultati dell'anno fiscale, avrà un impatto principalmente sulla sede centrale di Vodafone, che si trova a Berkshire, nel Regno Unito, e successivamente sui mercati di tutto il mondo.
I circa 250 milioni di euro di risparmi sui costi derivanti dai tagli di posti di lavoro saranno reinvestiti per migliorare i servizi, il marchio e «l'esperienza del cliente di Vodafone» nel prossimo anno, ha detto Della Valle. Il tutto facendo leva sull'asso nella manica del gruppo: il segmento business.
Una profonda ristrutturazione, quella decisa dalla manager, che ha avuto un forte impatto sul titolo, nonostante qualche taglio fosse già nell'aria: alla notizia, la discesa dell'azione è stata dirompente e Vodafone ha chiuso la seduta con un calo del 7,4% a 83,3 pence. Nell'ultimo anno la capitalizzazione della società ha subito una flessione del 28% per attestarsi ora a 22 miliardi di sterline (25 miliardi di euro).
«Le mie priorità sono i clienti, la semplicità e la crescita ha spiegato l'ad . Semplificheremo la nostra organizzazione, eliminando la complessità per riconquistare la nostra competitività. Riallocheremo le risorse per fornire il servizio di qualità che i nostri clienti si aspettano e spingerci oltre nella crescita partendo dalla posizione unica di Vodafone Business».
Il piano triennale firmato Della Valle parte dall'analisi delle tlc in Europa e da una consapevolezza di base: «Il settore delle tlc europeo ha tra i più bassi Roce (il rendimento del capitale investito, ndr) in Europa, accanto al più alto capitale richiesto di investimento» con un impatto sul rendimento degli azionisti. Alla luce di ciò, ecco la linea: «Nuovo sviluppo in Germania e Italia e focus su clienti, semplicità e crescita».
Guardando ai numeri, secondo i risultati preliminari, i ricavi totali di Vodafone sono aumentati dello 0,3% a 45,7 miliardi grazie alla crescita in Africa e all'aumento delle vendite di apparecchiature. Hanno però pesato i minori ricavi di servizi in Europa e i movimenti di cambio sfavorevoli. L'ebitda rettificato è diminuito dell'1,3% a 14,7 miliardi e il gruppo ha realizzato un utile di 12,3 miliardi, in gran parte grazie alla plusvalenza sulla cessione di Vantage Towers. Il dividendo totale per azione è di 9 centesimi di euro, ma in merito alla remunerazione futura Della Valle ha tagliato corto: «È materia del board».
Nel nostro Paese, dove Vodafone Italia dà lavoro a circa 5.700 persone, non sono attesi nuovi esuberi oltre ai mille annunciati un mese fa. L'anno si è chiuso con ricavi totali diminuiti del 4,2% a 4,8 miliardi. I ricavi da servizi mobili sono calati del 5,4%. Crescono i ricavi da rete fissa (+3,3%) a 1,27 miliardi e il secondo brand ho. mobile continua a crescere ed è arrivato a tre milioni di clienti.
Secondo Moody's, il calo dell'ebitda di Vodafone era già nelle stime, ma «ora con l'annuncio diventa chiaro che è necessario un cambiamento più grande. Permangono sfide chiave in tutta Europa e in particolare in Germania, che erano visibili nel quarto trimestre.
Anche azioni inorganiche come fusioni e acquisizioni potrebbero avere un potenziale di inversione di tendenza. L'impatto di questi sforzi, tuttavia, richiederà del tempo per essere visibile nei numeri reali», commenta Luigi Bucci, associate vice president di Moody's Investors Service.
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