Volkswagen è prossima alla quotazione del suo gioiello Porsche con l'obiettivo di reperire nuovi fondi per gli investimenti miliardari del gruppo nella mobilità elettrica (entro il 2030, in proposito, sono previste in Europa cinque Gigafactory), ma anche nella guida autonoma (con la cinese Huawei sarebbero in corso trattative per l'acquisto di un'unità aziendale). Tra i due cda e consigli di sorveglianza le discussioni sono in una fase avanzata, ma nulla viene dato al momento per deciso. Porsche è controllata al 100% da Volkswagen e il suo valore si aggirerebbe tra 80 e 90 miliardi di euro, poco sotto la capitalizzazione della capogruppo (118 miliardi). L'operazione, se portata a termine, potrebbe rappresentare una delle maggiori mai avvenute in Europa.
Porsche SE, la holding delle famiglie Porsche e Piëch che possiede il 31,4% di Volkswagen e il 53,3% dei diritti di voto, in una nota ha spiegato che potrebbe acquistare azioni ordinarie di Porsche AG in caso di sbarco in Borsa della società. Tutte notizie che ieri hanno premiato le azioni Volkswagen, a Francoforte, con un +7,84% a 188,70 euro. Vento in poppa anche per Porsche Holding: +11,3% a 90,78 euro.
Nonostante le difficoltà legate alla pandemia e alla crisi dei semiconduttori, nel 2021 Porsche ha immatricolato 301.915 veicoli a livello globale, in rialzo dell'11% rispetto al 2020. «La domanda rimane alta e gli ordini sono robusti, quindi iniziamo il 2022 con slancio e fiducia in tutte le regioni», è stato sottolineato alla pubblicazione dei dati. E anche Porsche, come la sua capogruppo, è impegnata nella produzione di vetture elettrificate, con Taycan primo di una serie di modelli full electric. Investimenti sono comunque in corso anche nei carburanti sintetici, virtuosi dal punto di vista delle emissioni e più in linea con i puristi del marchio.
È da tempo che si parla di una possibile quotazione di Porsche e, già nel 2018, lo stesso Cfo della Casa di Zuffenhausen, Lutz Mesche, aveva affernato che «un'operazione del genere avrebbe potuto far emergere il valore del marchio, replicando così l'exploit che ha contrassegnato lo sbarco in Borsa di Ferrari». Il progetto, però, non aveva trovato Volkswagen favorevole.
Risale inoltre al 2009 il fallito tentativo di scalata da parte di Porsche AG su Volkswagen, quando al timone della prestigiosa Casa che produce auto sportive si trovava Wendelin Wiedeking. L'iniziativa, alla fine, condusse però al risultato opposto, portando Porsche sotto il controllo del colosso di Wolfsburg.
Intanto, nel 2021 il Gruppo Volkswagen, con oltre 8,8 milioni di veicoli venduti, figura al secondo
posto nella classifica mondiale dei costruttori, preceduto dalla giapponese Toyota con più di 10,4 milioni di vetture immesse sui vari mercati. A penalizzare i piani dei tedeschi è stata soprattutto la mancanza di microchip.
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