Walmart, la sfida ad Amazon è servita

Pronto al lancio l'abbonamento alle consegne veloci simile a Prime, ma meno caro

Walmart, la sfida ad Amazon è servita

Sembrava che Walmart, la più grande catena di supermercati statunitense, non potesse resistere ai colpi inferti da Amazon. Ecco invece che la società, fondata da Sam Walton nel 1962, è pronta a battersi sullo stesso terreno del colosso fondato da Jeff Bezos nel 1996. Entro questo mese verrà lanciato il servizio Walmart+ ossia la risposta all'Amazon Prime di Bezos. Con 98 dollari all'anno, un po' meno dei 119 dollari chiesti da Amazon negli Usa per le consegne veloci e gratuite e i servizi streaming, sarà possibile farsi consegnare a casa i prodotti venduti da Walmart e anche avere sconti carburante presso le pompe di benzina situate vicino ai suoi negozi.

Da tempo Walmart lavora per incrementare le sue vendite online tanto che nel 2016 aveva comperato il servizio Jet.com per 3,3 miliardi di dollari e nel 2018 un altro servizio simile, Flipkart per 16 miliardi, la sua più grossa acquisizione dal 1999. Nonostante questi sforzi la società è rimasta indietro per capitalizzazione in Borsa rispetto alla tentacolare Amazon che ora vale 1.500 miliardi di dollari contro i 360 di Walmart. Ora però lo scontro si fa serrato e Amazon dovrà affrontare, forse per la prima volta, un concorrente alla pari nelle vendite online. Anche se il vantaggio di Prime lanciato circa 15 anni fa e che oggi conta su 150 milioni di abbonati, resta ovviamente molto difficile da colmare.

Walmart comunque prova ad affiancare ai suoi oltre 11 mila negozi fisici sparsi in 28 paesi anche l'online. I primi successi sono già arrivati tanto che lo scorso anno la crescita delle vendite online era stata del 37%, superando l' obiettivo che si era fissato che era del 35%. Ma ancora meglio ha fatto quest'anno, complice ovviamente una difficoltà oggettiva come il lockdown da Covid 19, con la quota di e-commerce, salita nel primo trimestre del 74%. Walmart aveva studiato un servizio di consegna rapida per 10 dollari ma anche il ritiro, ovviamente gratuito, delle merci ordinate online presso i suoi numerosissimi.

Il risultato, per qualche verso sorprendente, è che comunque entrambe i titoli sono ai massimi storici: oltre 3mila dollari ad azione per Amazon e circa 125 per Walmart. E Bezos grazie al successo, legato comunque, bisogna specificarlo nel caso di Amazon anche al business del cloud, è diventato l'uomo più ricco del mondo con un patrimonio personale valutato 138 miliardi di dollari. Certo l'e-commerce con la pandemia è cresciuto anche in Italia tanto che secondo l'Osservatorio e-commerce promosso dal Politecnico di Milano e da Netcomm nel 2020 gli acquisti online varranno 22,7 miliardi di euro ossia +26%, 4,7 miliardi in più rispetto al 2019: l'incremento in valore assoluto è il più alto di sempre.

E a crescere sopra la media saranno proprio i settori del Food&Grocery (che vale oggi 2,5 miliardi di euro, +56%), dell'arredamento e home living (2,3 miliardi, +30%) e una serie di altre nicchie di mercato come la famaceutica, la bellezza lo sport e il fitness.

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