Il futuro di Ecopass è sempre più nero. Per i bilanci dei pendolari, specie quelli che dall’avvio del test targato Moratti tre anni fa hanno mandato in pensione la vecchia auto inquinante e hanno investito su un motore ecologico per evitare il ticket. Niente da fare. Dal primo gennaio scatta la congestion charge, da provvedimento anti-smog diventa tassa sul traffico, si rischia di pagare anche il sabato (almeno questa è l’ipotesi allo studio) e sulle tabelle discusse ieri dalla giunta vengono considerati come motori puliti- e quindi con accesso gratuito sotto le telecamere- solo i veicoli elettrici, mentre pagheranno le auto a metano, gpl ed Euro 5. Una stangata. Soprattutto perché tra gli scenari c’è anche un ticket per tutti da dieci euro. Diranno addio al centro invece i veicoli a benzina e diesel pre- euro e ai diesel euro 1, 2 e 3: hanno già il divieto di circolazione regionale sei mesi all’anno ma dal 2012 la Cerchia dei Bastioni sarà sempre off limits. Gli scenari, appunto. Sei sulla carta ma tre quelli su cui si concentrano sindaco e assessori con l’obiettivo di tagliare di circa il 20% il traffico nella ztl,migliorare l’aria, fare un provvedimento «di facile lettura per il cittadino»e-va sottinteso - che metta Palazzo Marino al riparo dai ricorsi. Per replicare all’opposizione che reclama l’abolizione del ticket l’Agenzia per la mobilità e l’ambiente ha considerato anche questa ipotesi, «ma sarebbe follia - afferma l’assessore ai Trasporti Pierfrancesco Maran- . Il traffico aumenterebbe del 18-19% e non ce lo possiamo permettere mentre ci sono i lavori in corso per la M5 e stanno per partire i cantieri della M4».Sul tavolo,ma senza crederci, il Comune mette anche un semplice inasprimento della pollution charge: far pagare anche i motori ecologici oggi esenti (2 euro) e alzare a 5 e 10 euro le altre classi. Tre le ipotesi su cui investe e che presenterà da qui al 30 ottobre, la deadline fissata dal sindaco, ai tavoli con rappresentanti di associazioni, sindacati, commercianti, artigiani, medici, consumatori, disabili. Con i partiti la discussione si aprirà nelle commissioni, ma la misura bypasserà il consiglio perchè è un test. Si parte con la congestion «secca», un’unica tariffa di accesso alla ztl: ingresso libero solo a veicoli elettrici e ibridi, i super-inquinanti non entrano più mentre i gpl, metano, auto a benzina Euro 1 e superiori e diesel Euro 4 e 5 pagano tutti la stessa tassa. Due le ipotesi: 5 o addirittura 10 euro. Nel primo caso si abbatte del 23-28% il traffico, del 23%il pm10,gli incassi si aggirano tra 31 e 34,8 milioni di euro l’anno. Con il super-ticket gli effetti sono ovviamente moltiplicati: dal 47 al 55% in meno del traffico, meno 30% di pm10, incassi tra 41,3 e 48,7 milioni (il 430% in più rispetto a quelli di Ecopass nel 2010). Il secondo scenario è un pedaggio differenziato in funzione della fascia oraria: sempre esclusi elettrici e ibridi, gli altri veicoli pagano 6 euro tra le 7.30 e le 11.30 e 3 euro dalle 11.30 alle 19.30. La riduzione attesa sul traffico è pari a 25- 28mila veicoli, l’incasso si aggirerebbe tra i 29,4 e 30,5 milioni. Infine, tassa stagionale, si paga il doppio(6 euro) quando le caldaie sono accese e 3 euro dal 15 aprile al 15 ottobre.
Commercianti e centrodestra sono sulle barricate, Maran apre ad «abbonamenti per chi abita in zona 1, magari solo sulla prima auto, e ci confronteremo con negozi e categorie che non possono usare i mezzi, ma l’obiettivo è ridurre il traffico del 20%».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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