Elisa punta sull’«onda emotiva»

Elisa punta sull’«onda emotiva»

Sarà «una grande onda emotiva» la performance che Elisa metterà in scena al Palalottomatica martedì prossimo, per la tappa romana del suo tour «Soundtrack Live». La cantante di Monfalcone, che non ha neanche trent’anni, è già al suo primo «greatest hits» con il nuovo album intitolato Soundtrack '96 - '06, e festeggia questo traguardo discografico con uno spettacolo fatto di sorprese, proiezioni video di backstage in cui racconta la sua storia e ovviamente di tanta musica. Sembra ieri, eppure sono passati più di dieci anni da quando la casa discografica Sugar, ovvero Caterina Caselli, ha scoperto il talento di questa giovane musicista timida nella vita, quanto brava e ambiziosa nell’arte. Poi è comparso il suo primo disco, intitolato Pipes and flowers, che conteneva brani scritti da lei stessa ed era interamente cantato in inglese: molti stentavano a credere che Elisa fosse italiana, e mentre in Italia si formava un vasto pubblico di fan affezionati, che la seguono ancora oggi in tutti i suoi concerti, all’estero suscitava l’interesse di autorevoli produttori che poi hanno collaborato con lei per gli album successivi.
In seguito Elisa ha dimostrato di essere un’italiana doc e ha cominciato a cantare canzoni italiane: l’esordio non fu certo «in sordina», Luce-Tramonti a Nord Est, scritta con Zucchero, le valse la vittoria a un festival di Sanremo, e mesi in vetta alle classifiche. Poi ha voluto misurarsi con i classici della canzone nostrana e reinterpretare l’intramontabile Almeno tu nell'universo (cantata nella versione originale da Mia Martini), che è diventata parte della colonna sonora di Ricordati di me di Gabriele Muccino. Oggi, con cinque album alle spalle, Elisa ha convinto anche Ligabue, che per la prima volta ha deciso di scrivere una canzone per un altro artista: Gli ostacoli del cuore, in Soundtrack ’96 - ’06, il tormentone radiofonico degli ultimi mesi in cui la cantante duetta con l’autore di Certe notti (altro duetto memorabile quello con Tina Turner in Teach me again). Tra i venti brani che Elisa presenta al pubblico in versione rivisitata nel concerto romano ci sono ovviamente i suoi pezzi nuovi come Stay, Eppure sentire (un senso di te), che è nella colonna sonora di Manuale d’amore di Giovanni Veronesi, e i suoi cavalli di battaglia come Rainbow (brano a cui è particolarmente affezionata) e Broken.

Una festa della musica dunque, ma c’è di più, perché lei ama le sfide soprattutto quando per vincerle deve imbracciare la sua chitarra: per la prima volta Elisa canterà con un coro gospel, arrivato direttamente dal Missouri, gli Oscar Williams Jr. & Perfected Prais.

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