Quanta Elodie. Arriva con un nuovo disco che si intitola Red Light non è un ellepì né un epì ma «il primo clubtape italiano» e ha la copertina firmata da Milo Manara, un maestro dell'erotismo. E soprattutto parla chiaro, anzi più chiaro del solito, lanciando un «manifesto» sui diritti delle donne e sul bisogno di «fare rete come fanno gli uomini». Una forza comunicativa che rischia di «mangiarsi» la forza di sette canzoni di clubdance senza fiato «incise per chi verrà ad ascoltarmi dal vivo».
E in effetti l'atmosfera dei brani, da Elle a Lontano da qui, è quella di un club a notte fonda, con «la cassa dritta» e i bpm molto, molto frenetici. Idem i video, curatissimi con la direzione dei The Morelli Brothers, molto sensuali ma non solo perché a ognuno di loro è legato a doppio filo un messaggio, un'idea, uno slogan. Tutto è nato dopo il concerto di maggio al Forum di Milano quando «mi sono accorta che nello show mancava un po' di club, un po' di quella atmosfera nella quale sono cresciuta». Detto, fatto. Con la supervisione del super Dario Faini in arte Dardust, è tutta musica con «un immaginario forte». In Glamour un verso recita «vaffan... con la V di Valentino», mentre nel relativo video c'è Anna Dello Russo a fare da deuteragonista pungente e scherzosa di Elodie. Ovunque il corpo è un manifesto. Quando sono usciti il video e il servizio fotografico del primo singolo A fari spenti molti, compreso chi scrive, si sono chiesti il perché Elodie accendesse un'altra volta una luce così intensa sul proprio corpo: «Sono qui per provocare e dare un tocco di magia» canta lei nel clubtape prima di cantarle metaforicamente alla stampa durante un incontro di bella energia in un club a due passi dalla Centrale di Milano: «Sono secoli che dobbiamo fare un passo indietro e capire la fragilità dell'uomo, ma io sono stanca di giustificare la loro paura della bellezza della donna». E non sono, come potrebbe sembrare, semplici slogan che una volta si definivano «femministi».
Quella di Elodie è una posizione concreta che rende credibili parole come «ti fanno credere che devi essere forte e lucida ma bisognerebbe non aver paura». Elodie non ha avuto paura neanche delle critiche più feroci e intollerabili. Anzi. «Ho fatto simbolicamente la corte al maestro Manara per tanto tempo. Quando sono andata da lui con la foto che ha destato tanto scandalo, lui l'ha sfruttata addirittura rafforzandola. C'era la mia mano a coprire le pudenda, lui nel disegno l'ha spostata sul fianco e ha chiuso il mio pugno quasi a dare l'impressione di un gesto di forza. Manara ha precisato che è «come se rivendicasse la dignità del suo corpo». Insomma, Red Light è un progetto sonoro e visuale che ha una profondità sempre più rara nel panorama italiano, pieno di buoni propositi che evaporano in fretta come la rugiada a primavera. Soprattutto, non è posticcio. Anche con il tono della voce e con la gestualità sicura, Elodie ha dimostrato di avere le idee chiare, senza spocchia e senza vanagloria. «Io candidata alle elezioni? Ma se ho soltanto la terza media», ha risposto sotterrando metaforicamente chi con la terza media ha preteso di avere competenze impossibili. «C'è bisogno di gente che sappia quello che fa». La risposta è pronta anche quando le viene chiesto cosa pensa dei tanti rapper che nei loro testi (beh, testi...) incasellano le donne in volgari luoghi comuni maschilisti a base di insulti e misoginia: «Non ci collaborerei mai perché non abbiamo nulla in comune, al massimo li porterei a scuola a imparare». In poche parole Elodie Di Patrizi, classe 1990 da Roma Quartaccio, ha come punto di riferimento Madonna: «Quando sono andata a vederla dal vivo, io avevo 17 anni e ho capito che le grandi icone ti fanno sognare, ti fanno credere che puoi essere quello che vuoi». E lei lo è diventata.
Carte alla mano, è in cima al pop, ha appena annunciato la terza data al Forum di Milano e farà il proprio primo giro nei palasport italiani, da Napoli a Roma e Firenze: «Le canzoni di Red Light faranno parte di un blocco all'interno del concerto», spiega lei che per questo clubtape collabora con Red, l'organizzazione no profit di Bono e Bobby Shriver per contrastare le crisi sanitarie globali.
Insomma, in questi anni l'universo Elodie si è allargato in modo sempre più credibile (e lo speciale di di Sky Uno e Now del 10 novembre intitolato Elodie Show 2023 lo riassume bene). E ora è realmente un punto di riferimento per gli anni a venire.
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