Eluana «è una persona viva» che «non dipende da nessuna macchina, nè riceve cure straordinarie. Ha soltanto necessità di alcuni aiuti per alimentarsi ed essere accudita». È quanto è scritto in un editoriale lanciato sul portale della Diocesi di Milano - sotto la quale ricade il territorio di Lecco, dove risiede la famiglia Englaro - e nel quale si afferma che anche per Eluana va attuato «concretamente il comando evangelico di dare da mangiare agli affamati e da bere agli assetati». «Lamore per i più piccoli e poveri ci porta a guardare con particolare attenzione a coloro che, come Eluana, dipendono in tutto, perfino nel cibo e nellacqua, dalla cura altrui, sicuri, in tal modo, di attuare concretamente il comando evangelico». Si ricorda poi che lArcivescovo Tettamanzi in passato è andato a visitare la donna e si propongono con rispetto alcune considerazioni: «Non entriamo nel merito dei sentimenti altrui - è scritto -, nè esprimiamo giudizi sulle persone, che spettano ultimamente a Dio. Eluana è una persona viva; non dipende da nessuna macchina, nè riceve cure straordinarie.
Ne danno testimonianza silenziosa e amorevole, da ormai quattordici anni, le Suore Misericordine e il personale sanitario della Clinica Talamoni di Lecco. Eluana, quindi, non va guardata come un caso clinico su cui discutere, nè tanto meno va strumentalizzata la sua vicenda umana».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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