
L'ultimo episodio risale a due giorni fa. Una detenuta cinquantenne che stava scontando una pena di 18 anni per l'omicidio del marito si è impiccata. Le cinque donne con cui condivideva la cella nel carcere di Mantova non si sarebbero accorte di nulla. «É il quindicesimo suicidio nelle carceri italiane dall'inizio dell'anno, di questo passo rischiamo di superare il record di novanta casi nel 2024, mai così tant negli ultimi trent'anni» ammette Giuseppe Maisto, Garante dei detenuti del Comune di Milano che ieri ha organizzato una conferenza stampa - presenti avvocati, esponenti della Camera penale e delle associazioni - per denunciare l'indice di sovraffollamento delle carceri che è strettamento legato (anche) a questi episodi, dall'autolesionismo ai suicidi. Ai 90 riusciti nel 2024 si aggiungono i 1.892 tentati, gli 11.723 casi di autolesionismo, 1.740 casi di isolamento. E nei primi 54 giorni del 2025 si contano 15 suicidi, 10 decessi per cause da accertare, 29 per malattia. Maisto ha fatto un focus sul sovraffollamento nelle carceri lombarde (8.783 detenuti per una capienza di 6.148, siamo al 142,86% in più) e milanesi. A San Vittore sono presenti 1.048 detenuti e la capienza è di 748 (l'indice di sovraffollamento è del 144,92%), a Opera 1.308 detenuti per 918 posti (142,48%), a Bollate 1.385 per una capienza di 1.267 (il dato è lievemente più basso ma sempre 109,31%). La media è è 128,78% (nelle tre carceri ci sono 3.777 detenuti e la capienza è di 2.933). La presenza di stranieri? A San Vittore sono 696 (il 64,21% del totale), a Bollate 525 (il 37,91%), a Opera 395 (il 30,2%). Attenzione anche alla percentuale altissima di tossicodipendenti: 548 a San Vittore (il 50,55% del totale), a Bollate il 33,72% del totale e a Opera il 38,3%. La carenza di organico nella polizia penitenziaria è di 807 unità a livello regionale. A San Vittore la carenza è di 295 unità. Qui, riferisce Maisto, i detenuti hanno protestato anche per il sopravvitto costoso e di qualità scarsa: «Abbiamo verificato che su alcuni prodotti acquistati dai detenuti è stato praticato un prezzo che è il triplo rispetto al supermercato più vicino. E ci sono lunghissimi ritardi nelle consegne, i prodotti già pagati da alcuni detenuti sono arrivati quando erano già stati scarcerati o trasferiti». Da ottobre mancano anche mediatori culturali. Al carcere minorile Beccaria ci sono 69 giovani detenuti per una capienza di 48, il 60-65% è straniero e l'indice di sovraffollamento è del 143,75%.
Maisto conclude che è «auspicabile» anzi «fondamentale»
svuotare le carceri. Chiede alla alla politica «un condono o comunque un provvedimento che permetta a 5mila persone che non hanno commesso reati per cui non sono considerati socialmente pericolosi di uscire dalla prigione».
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