Emmy Awards, trionfa Homeland. Delusione Mad Men

I premi televisivi americani incoronano la serie sul ritorno in patria di un ufficiale nelle mani di al-Qaeda: sei statuette

La 64esima edizione degli Emmy Awards, i riconoscimenti che premiano le serie televisive più interessanti dell'anno, si chiudono con la vittoria di Homeland, alfiere della tv via cavo Showtime.

Basata sulla serie israeliana Hatufim, Homeland - che pare sia molto amata anche dal presidente Barack Obama - è una storia ambientata nel post undici settembre, incentrata su un ufficiale dell'esercito Usa, dato per morto in Iraq, reimpatriato dopo otto anni nella mani dei terroristi di Al-Qaeda.

Agli Emmy, Homeland si è accaparrata sei statuette, tra le quali quella per la miglior serie drammatica, il riconoscimento per il miglior attore (Damien Lewis) e per la miglior attrice (Claire Danes). Una scarica di premi che va ad aggiungersi ai due Golden Globe. E che ribadisce il successo della serie.

Sei statuette sono un riconoscimento notevole per gli ideatori di Homeland, uno smacco per quelli di Mad Men, che hanno fallito la missione di portarsi a casa il quinto trionfo consecutivo, nonostante le diciassette

nomination.

Per il terzo anno Modern Family, serie realizzata come un falso documentario, che racconta la vita di tre coppie (tra cui una gay con una figlia adottata), ha conquistato il titolo di miglior commedia.

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