eMobility, la rivoluzione elettrica per le città

Pur lentamente, la sperimentazione della mobilità elettrica procede, con le imprese di noleggio tra gli utenti della prima ora e un novero via via più ampio di municipalità interessate. Proprio a loro, impegnate nello sviluppo di un ambiente urbano a più ridotto impatto ambientale, si rivolge la soluzione eMobility con cui il gruppo Bosch pone le fondamenta di un’infrastruttura capace non solo di integrare le postazioni di ricarica proprie e di altri soggetti, ma anche di allargarsi a un ambito geografico più esteso. L’esempio viene da Singapore, «dove - dice il direttore vendite di Robert Bosch Italia, Romolo Biondi - abbiamo condotto in porto un progetto pilota con l’installazione di 60 colonnine, distribuite nell’area metropolitana e a disposizione di altrettanti veicoli elettrici, gestite in rete da un apposito software».
Una piattaforma in grado di accogliere postazioni di ricarica di produttori diversi, fornendo accesso alle informazioni relative e provvedendo ai dati necessari alla fatturazione dei consumi di energia attraverso un’interfaccia web, e già predisposta per successive integrazioni. «Il gestore vi può accedere da remoto per rendersi conto di quali postazioni siano utilizzate più di frequente, in modo da pianificare ulteriori installazioni, o piuttosto per sapere quanto le batterie delle vetture vengono ricaricate», ciò che serve anche ai fleet manager per programmare percorsi e tempi di ricarica minimizzando i costi, anche in presenza di più fornitori di energia, così come di tracciare i profili di ogni driver o piuttosto di individuare eventuali batterie difettose. E, ancora, il sistema, che può visualizzare in tempo reale la posizione di ogni veicolo connesso all’infrastruttura, permette ai guidatori di disporre di uno storico delle ricariche e dei consumi. Dal canto loro, le utility possono conoscere in dettaglio dove e quanta energia viene assorbita, e modulare le tariffe in relazione agli orari, oppure in base al tipo di produzione, se l’energia viene anche da fonti rinnovabili. Tra le città italiane impegnate sul fronte della mobilità elettrica, che vede progetti già in corso a Roma, Pisa e Milano, Parma si mostra particolarmente attiva, con un programma destinato a creare una rete di 100 postazioni di ricarica a disposizione di una flotta che il prossimo anno dovrebbe contare 100 veicoli elettrici da offrire a noleggio. «L'importante - aggiunge Biondi - è che il mezzo che si ricarica a Parma sia ricaricabile anche a Bologna, grazie alla compatibilità delle infrastrutture. E che le stesse colonnine siano utilizzabili non solo da qualsiasi vettura, ma anche da biciclette e scooter elettrici.

Per questo si va verso la standardizzazione delle prese in tutta Europa. A Singapore gli utenti si servono delle colonnine tramite una card e spendono circa 100 euro al mese per i parcheggi e le ricariche», dal prossimo anno prenotabili anche via cellulare e iPhone.

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