Enel spegne i motori nel porto della Spezia e «accende» le navi con l’energia pulita

nostro inviato a Roma

«Una radicale trasformazione del modo di produrre e consumare energia in porto, grazie a un vero e proprio piano energetico portuale»: così Lorenzo Forcieri presidente dell’Autorità portuale della Spezia, definisce il protocollo d’intesa firmato ieri a Roma, all’Auditorium Enel, fra i vertici dell’Azienda elettrica nazionale e delle Autorithy spezzina e veneziana che prevede in particolare l’avvio di una procedura di innovazione tecnologica con l’abbattimento delle emissioni e delle attività negli scali. Per effetto dell’accordo - come ha spiegato anche l’amministratore delegato dell’Enel, Fulvio Conti e Andrea Valcalda, responsabile Area Tecnica dell’azienda - La Spezia e Venezia diventeranno a tutti gli effetti e fra i primi in assoluto a livello nazionale «porti verdi» in grado di applicare tutte le migliori tecnologie disponibili in campo energetico.
Tra i primi obiettivi, lo studio di un sistema di fornitura di energia elettrica in banchina, in grado di alimentare le navi, in particolare le navi da crociera, città galleggianti con migliaia di «residenti», durante la sosta in porto, evitando le emissioni prodotte dai generatori di bordo. Il protocollo d’intesa prevede l’offerta di un’ampia gamma di servizi ad alto valore ambientale, tra cui lo studio di sistemi di mobilità elettrica e lo sviluppo di fonti rinnovabili come il solare e l’eolico nell’area portuale, e il cold ironing, l’allacciamento elettrico in banchina che consente lo spegnimento dei motori delle navi.
«Questo protocollo - conclude Forcieri - segna una svolta per il futuro del porto spezzino e dell’intera città.

Lavorare perché lo scalo diventi più efficienti e sicuro significa lavorare perché tutta la città e tutta la comunità locale risentano dei benefici e delle novità apportate, anche dal punto di vista della sostenibilità ambientale».

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