da Milano
Enel e Acciona hanno presentato ieri alla Cnmv, la Consob spagnola, il prospetto dellOpa sul 100% di Endesa, che prevede unofferta di 41,3 euro per azione, per un totale di 43,7 miliardi. Ma intanto scoppia una nuova grana: indiscrezioni di fonte finanziaria sostengono che, diversamente da quanto si diceva ieri in ambienti bresciani, laccordo tra Asm Brescia ed E.On per la spartizione di Endesa Italia sarebbe più difficile del previsto. A questo punto si farebbe strada lipotesi di dare Endesa Italia allEnel e a E.On altri asset per arrivare al valore dei 10 miliardi di euro previsti dallaccordo. Questa nuova ipotesi avrebbe il sostegno di almeno una parte importante del management Enel. Anche perché il mix produttivo di Endesa Italia sarebbe tale da invogliare questa soluzione, che incontrerebbe comunque forti ostacoli di alcuni settori del mondo politico.
Ma la giornata di ieri ha portato anche unaltra importante novità: i vertici di Endesa (dintesa con la Cassa di Madrid) starebbero trattando con Enel per conservare il posto fino alla scadenza naturale del mandato, si dice fino a fine 2008. Una soluzione che non dispiacerebbe neppure al gruppo guidato da Fulvio Conti, che in cambio avrebbe la pax iberica. E non a caso ieri a Madrid il cda del gruppo elettrico spagnolo ha tenuto una riunione durata tutto il pomeriggio per discutere latteggiamento da tenere dopo il ritiro di E.On e il successo dellEnel. Il consiglio «ha preso atto» del fallimento dellOpa tedesca e «si pronuncerà sullofferta dellEnel nei tempi e nelle forme previste» afferma un comunicato. I vertici di Endesa avevano sempre mantenuto una posizione fortemente favorevole allOpa di E.On, prima contro quella di Gas Natural, poi contro la possibile scalata di Enel-Acciona. E la decisione di ieri sembra un modo per guadagnare tempo in vista di un accordo. Iniziative legali del cda potrebbero infatti intralciare lOpa Enel, facendo perdere tempo, ma difficilmente potrebbero bloccarla, soprattutto dopo la decisione di E.On di alzare bandiera bianca.
Quanto allOpa dellEnel, la validità dell'offerta è condizionata al raggiungimento di alcune condizioni, la prima delle quali è lottenimento della maggioranza assoluta del capitale. Una condizione a portata di mano per i due gruppi che insieme hanno già il 46% di Endesa. Inoltre, entro la chiusura dell'offerta, l'assemblea di Endesa dovrà approvare la modifica di alcuni articoli dello statuto che limitano il diritto di voto degli azionisti.
Enel dovrà poi ottenere il via libera dalla Commissione nazionale dellenergia per salire oltre il 10% del capitale di Endesa e quella del ministero dellIndustria spagnolo che deve autorizzare allesercizio dei diritti di voto oltre il 3% per società a partecipazione pubblica. Lo Stato italiano detiene attualmente circa il 30% dellEnel, direttamente o indirettamente.
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