Amazon apre alle pubblicità: l'aumento dei costi e il piano senza spot

Si partirà da Stati Uniti, Canada, Regno Unito e Germania: gli spot saranno inseriti di default, e chi vorrà evitarli sarà costretto a pagare una quota extra

Amazon apre alle pubblicità: l'aumento dei costi e il piano senza spot
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Alla costante ricerca di nuovi utenti da aggiungere alla sua schiera di clienti, magari sottraendoli ai diretti concorrenti Netflix e Dysney+, che hanno già percorso una strada simile, anche Amazon sceglie di aprirsi alla pubblicità per Prime Video. L'idea è quella di rendere più varia la proposta, introducendo un piano di abbonamento "più leggero" destinato a chi non vorrà versare una quota in più per liberarsi degli spot pubblicitari durante la messa in onda di film, serie televisive e eventi sportivi. In realtà la novità, quindi, non prevede l'abbassamento del prezzo del servizio, che rimarrà invece invariato, bensì la possibilità di evitare le interruzioni pubblicitarie dietro il pagamento di un piccolo extracosto: la pubblicità, infatti, sarà introdotta di default di punto in bianco. Ciò significa pertanto che, come fatto in precedenza dai big streamers, anche Amazon spalancherà a breve le porte alla pubblicità e che gli utenti che vorranno evitarla saranno costretti a sborsare del denaro in più.

A fare da apripista, agli inizi del prossimo anno, saranno gli Stati Uniti, il Canada, il Regno Unito e la Germania. Seguiranno a ruota, come spiegato dal colosso di Seattle in un comunicato, la Francia, l'Italia, la Spagna, il Messico e l'Australia. "Non è richiesta alcuna azione per i membri Prime", ha specificato Amazon. "Non apporteremo modifiche nel 2024 al prezzo attuale dell'abbonamento Prime". In pratica si potrà accedere all'opzione extra senza pubblicità, altrimenti il servizio resterà il medesimo ma con gli spot a interrompere la programmazione di serie tv, film ed eventi sportivi. In poche parole, pertanto, il "prezzo inferiore" risulterà tale perchè sarà ritoccato verso l'alto il costo attuale. Parlando degli Stati Uniti d'America, che forniscono un bacino di oltre 200 milioni di abbonati al servizio Prime di Amazon, stando agli ultimi dati diffusi nel mese di luglio, la situazione dovrebbe essere la seguente: Prime Video, incluso nell'abbonamento Amazon Prime, costa oggi 14,99 dollari mensili o 139 dollari all’anno, ma se si volesse mantenere una programmazione senza interruzioni pubblicitarie bisognerebbe sborsare 2,99 dollari in più al mese. Come servizio di streaming autonomo, invece, Prime Video ha attualmente un peso di 8,99 dollari al mese. L'aumento servirà presumibilmente per aggiudicarsi contenuti esclusivi e fare concorrenza agli altri big streamers, coprendo il costo degli investimenti sempre più pesanti.

In Italia attualmente il prezzo comprensivo di servizio Prime è di 4,99 euro al mese o 49,90 euro all’anno.

Per il momento non si sa ancora come verranno applicate le modifiche, ma visto ciò che è stato annunciato per il mercato Usa è probabile che arrivi anche qui un ritocco verso l'alto dei costi per chi vuole evitare le interruzioni pubblicitarie.

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