Sono ben 700mila gli abbonati in meno nel primo trimestre, un risultato, quello che emerge consultando i dati, non certo incoraggiante per Disney+. Il periodo preso in esame, considerando che il trimestre si è concluso il 28 dicembre del 2024, rivela una situazione in controtendenza per quanto concerne i servizi in streaming del colosso statunitense. The Walt Disney Company ha infatti chiuso con ricevi incrementati del 5% a 24,7 miliardi di dollari, reddito prima delle imposte in ascesa del 27% a 3,7 miliardi di dollari, e utile per azione aumentato del 35% a 1,40 dollari.
A rendere preoccupante la situazione è soprattutto il fatto che il servizio di streaming video on-demand gestito da Disney Entertainment registra per la prima volta un calo a partire dal momento del suo lancio sul mercato. Contrariamente a quanto ci si potrebbe attendere, invece, il CEO Robert Inger non ha valutato in modo così negativo i dati emersi da questo primo trimestre. L'azienda ha riferito di avere 124,6 milioni di abbonati a Disney+, una quota che si traduce con un calo di 0,7 milioni rispetto al numero registrato durante il quarto trimestre del 2024.
La valutazione che viene fatta è comprensiva dei dati derivanti dall'analisi di Hulu, piattaforma streaming di video on-demand statunitense. I dati complessivi dei due servizi parlano di un aumento di 0,9 milioni di utenti (178 milioni di abbonati), ma è Hulu ad aver fatto segnare un incoraggiante incremento di 1,6 milioni di clienti (a quota 53,6 milioni) e a contribuire al segno "più", mentre Disney+, come detto, ha influito in modo negativo sulla crescita con la sua emorragia da 0,7 milioni.
Ma quali sono le motivazioni alla base di questo calo? Sicuramente hanno inciso in maniera determinante da un lato il recente incremento del prezzo degli abbonamenti e dall'altra la stretta sulla condivisione delle password per poter usufruire dei servizi della piattaforma di streaming, coincisa con l'introduzione dell'utente extra, come già fatto da Netflix, negli Stati Uniti, in Canada e in alcuni Stati dell'Europa.
"Nel primo trimestre abbiamo assistito a eccezionali performance al botteghino dei nostri studi, che hanno avuto i primi tre film del 2024", ha dichiarato Bob Inger, "abbiamo ulteriormente migliorato la redditività delle nostre attività di streaming DTC di intrattenimento, abbiamo compiuto un passo importante per far progredire la strategia digitale di ESPN aggiungendo un riquadro ESPN su Disney+".
Nonostante l'ottimismo espresso dal CEO, le previsioni per il secondo trimestre non sono rosee, dato che per quanto concerne Dinsney+ le stime anticipano un ulteriore calo di abbonati, per quanto lieve.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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