Zuckerberg licenzia per mail come Musk. Ma per la sinistra non c'è scandalo

Sinistra attori criticano ferocemente Twitter ma dimenticano che Mark Zuckerberg sta per licenziare circa 11.000 persone. Il solito doppiopesismo libral

Zuckerberg licenzia per mail come Musk. Ma per la sinistra non c'è scandalo

Meta (Facebook) lascerà a casa 11mila dipendenti. L'annuncio dell'azienda di Mark Zuckerberg è arrivato proprio nel giorno delle elezioni di midterm: una mossa voluta per non dare troppo nell'occhio? Sta di fatto che l'azienda - ora Meta - taglierà circa il 13% della propria forza lavoro. "Voglio assumermi la responsabilità di queste decisioni e di come siamo arrivati ​​qui", ha scritto Zuckerberg in una lettera ai dipendenti . "So che è dura per tutti e sono particolarmente dispiaciuto per coloro che sono stati colpiti". I tagli, quasi il triplo di quanto annunciato da Twitter la scorsa settimana, rappresentano un'amara inversione di rotta per un'azienda un tempo così ambiziosa. Come spiega il New York Times, l'azienda ha lottato finanziariamente quest'anno mentre ha cercato di entrare in un nuovo business - il mondo del cosidetto "metaverso" - ed è alle prese con un rallentamento economico globale e un calo della pubblicità digitale, la principale fonte di entrate . Nuovi concorrenti come TikTok sono emersi per catturare un pubblico più giovane mentre i servizi di Meta hanno perso lo smalto e la freschezza dei primi tempi. Il mese scorso, Meta ha registrato un calo del 50% dei profitti trimestrali nel suo secondo calo consecutivo delle vendite. Le sue azioni sono scese di circa il 70% quest'anno. Eppure progressisti, vip e attori se la prendono con Elon Musk.

Liberal muti sui licenziamenti di Meta

Zuckerberg ha affermato che i budget saranno ridotti, inclusi alcuni vantaggi per i dipendenti, e la società avrebbe ridotto gli immobili. Inoltre, il blocco delle assunzioni verrà prorogato fino a marzo. Mercoledì, i dipendenti licenziati hanno immediatamente perso l'accesso alla maggior parte dei sistemi aziendali, anche se i loro account di posta elettronica rimarranno attivi fino alla fine della giornata "in modo che tutti possano dire addio", ha affermato Zuckerberg. "Questo si aggiungerà a un cambiamento culturale significativo nel modo in cui operiamo", ha affermato. "La società si concentrerà su un numero minore di aree "ad alta priorità tra cui l'intelligenza artificiale, la pubblicità e il metaverso".

Ciò che salta all'occhio è come l'universo progressista, a cominciare dal mondo patinato di Hollywood, è la disparità di trattamento fra Musk e Zuckerberg. Da quando ha acquisito la piattaforma social, infatti, il fondatore di Tesla - complice anche il suo endorsement per i repubblicani e il suo amore per il "free speech" - è stato sommerso di critiche. Come riportato da La Repubblica, infatti, Mark Ruffalo vuole che Elon Musk torni a fare automobili futuriste, Whoopi Goldberg che la smetta con le censure contro i colleghi comici. Decine di attori specialmente in America, si sono schierati contro l’imprenditore che ha acquisito Twitter e ne ha cambiato già molte regole, e per protesta hanno cambiato il loro profilo inserendo il nome Elon Musk al posto del loro. "Sto abbandonando Twitter perché è disordinato e sono stanca di vedere questi atteggiamenti", ha detto Goldberg alludendo a un aumento dei post razzisti e antisemiti sulla piattaforma. "Quindi uscirò, e se la situazione si calmerà abbastanza e mi sentirò più a mio agio forse tornerò". Faranno lo stesso contro Meta o la battaglia di queste star è intrisa della solita ideologia e doppiopesismo?

Attivisti contro Musk

A sinistra, dopo la notizia dei licenziamenti voluti da Musk su Twitter, una coalizione di gruppi di attivisti e diritti civili chiamata #StopToxicTwitter ha chiesto di interrompere ogni forma di pubblicità sulla piattaforma ora di proprietà di Musk. Alcune grandi aziende, come General Mills, Pfizer e GM, hanno affermato che stanno mettendo in pausa gli annunci pubblicitari.

"Con i licenziamenti di massa di oggi, è chiaro che le azioni di Musk tradiscono le sue parole", ha dichiarato a Politico Jessica González, co-Ceo dell'organizzazione Media Free Press. Tutto questo vigore, però, contro Zuckerberg e la sua decisione di lasciare per strada 11mila persone non sembra poprio esserci. Sarà mica che Musk è diventato il nemico pubblico numero uno dei liberal per le sue idee?

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