Chat più sicure su WhatsApp: cosa cambia col nuovo aggiornamento

La nuova funzione consentirà ai fruitori dell'app di messaggistica istantanea di bloccare le chat sui dispositivi secondari

Chat più sicure su WhatsApp: cosa cambia col nuovo aggiornamento
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Il problema della sicurezza, una delle tematiche che più stanno a cuore ai milioni di utenti di tutto il mondo, torna al centro degli interessi degli sviluppatori di WhatsApp: di recente è stata infatti annunciata un'importante novità che sarà in grado di incrementare il livello di tutela della privacy dei fruitori della celebre app di messaggistica istantanea targata Meta. Il tutto sarà inserito all'interno di un prossimo aggiornamento, al momento ancora in fase di sperimentazione.

La nuova funzionalità è stata infatti implementata nella app attraverso la più recente versione beta del software destinato ai dispositivi dotati di sistema operativo Android, vale a dire la 2.24.8.4. Grazie ad essa gli utenti avranno la possibilità di bloccare le chat non più esclusivamente sui dispositivi principali, bensì anche su quelli secondari, riuscendo così a ottenere una maggiore sicurezza per quanto concerne le proprie conversazioni private.

Per il momento WhatsApp consente di bloccare le conversazioni solo attraverso l'inserimento di uno specifico codice di accesso oppure con l'utilizzo della "autenticazione biometrica": il problema è che tale opportunità viene concessa esclusivamente ai dispositivi principali, un limite che mette a rischio la privacy dei fruitori della app di messaggistica istantanea.

Con l'ampliamento di tale possibilità anche ai dispositivi secondari ci saranno indubbiamente maggiori tutele. Dopo l'ultimo aggiornamento le conversazioni bloccate sul dispositivo principale non risulteranno più rintracciabili nella lista delle conversazioni normali, ma verranno invece spostate direttamente all'interno della cartella contrassegnata col nome di "Chat Bloccate", che risulterà accessibile solo ed esclusivamente inserendo un Pin.

Si tratta di un duplice sistema di protezione, dato che l'eliminazione della possibilità di visualizzare le chat bloccate su tutti i dispositivi connessi riduce il rischio di accesso da parte di estranei e l'introduzione del codice blinda ulteriormente la privacy del proprietario del profilo.

Come detto si tratta di una fase sperimentale che per ora riguarda i dispositivi elettronici dotati di Android, ma se il test dovesse ottenere

risultati positivi, dato che la questione sicurezza è una di quelle ritenute più importanti in assoluto per i fruitori della app, ci sarà un successivo allargamento anche alle versioni di WhatsApp per iOS, Mac, Windows e Web.

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