Esondazione del Seveso, metro 3 ancora bloccata

Dopo l'esondazione di sabato notte, i vigili del fuoco lavorano per far fronte all'emergenza: prosciugare il fango dalla metro 3. Ancora bloccate le stazioni di Centrale, Sondrio, Maciachini e Zara. Il Comune: "Non è stato un semplice temporale"

Esondazione del Seveso, 
metro 3 ancora bloccata

Milano - Ora che la pioggia non cade più su Milano, i vigili del fuoco lavorano per far fronte all'emergenza. Intervenuti già sabato notte, le squadre di soccorso stanno continuando a prosciugare il fango dalle quattro stazioni della metropolitana 3, ancora chiuse, coinvolte dall’allagamento in seguito all’esondazione del fiume Seveso. "Su Milano in 24 ore sono caduti ieri 40 mm di acqua, un nubifragio. Altro che semplice temporale", spiega il vicesindaco Riccardo De Corato respingendo le critiche e assicurando che vigili, protezione civile e Amsa sono al lavoro per ristabilire l'ordine in città.

La metropolitana bloccata Ancora bloccate le fermate di Stazione Centrale, Zara, Sondrio e Maciachini. Le stazioni chiuse sono Centrale, Sondrio, Zara e Maciachini, tutte sulla linea gialla (M3) e tutte nella zona Nord della città, dove anche tre linee del tram (la 5, la 7 e la 31) continuano a subire delle limitazioni su alcuni tratti. L’Atm ha predisposto dei servizi navetta sostitutivi dalla fermata di piazza Repubblica, dove stanno terminando la corsa i convogli della linea gialla, fino a Maciachini. Intanto il traffico nelle arterie attorno a viale Zara è in tilt. I mezzi dei vigili del fuoco che stanno lavorando per rimuovere fango e acqua dalle banchine delle stazioni occupano parte della carreggiata rallentando la circolazione. Gli uomini del 115 sono al lavoro anche in viale Stelvio all’angolo con via Melchiorre Gioia, anche lì per rimuovere acqua dalla strada.

Protezione civile al lavoro I volontari della Protezione civile della Provincia di Milano sono al lavoro per far tornare alla normalità i tratti della metropolitana allagati in seguito all’esondazione del Seveso e consentire il ripristino della circolazione dei convogli. "La Provincia mette a disposizione le proprie energie - dichiarano il presidente Guido Podestà e l’assessore alla Protezione civile, Stefano Bolognini - sicura che l’emergenza sarà risolta grazie alla collaborazione delle forze in campo. In circostanze di questo genere la sinergia tra enti non viene mai meno e si rivela più che mai essenziale per la risoluzione dei problemi". Anche l'Amsa fa la sua parte con ben settanta squadre al lavoro nelle zone maggiormente colpite. "Su Milano in 24 ore sono caduti ieri 40 mm di acqua, un nubifragio. Altro che semplice temporale - commenta De Corato - fa sorridere che non sapendo più che pesci pigliare, e per motivi puramente elettorali, ci si attacchi al meteo. E alla danza della pioggia. Ogni altro commento è superfluo".

Danni per due milioni di euro Per rimuovere l’acqua e i detriti che impediscono la circolazione dei mezzi pubblici sono al lavoro Protezione civile, vigili del fuoco e Amsa, impegnati anche a pulire e risistemare diverse strade in zona Niguarda riempite di fango dal Seveso o franate come il tratto di viale Zara. Chiusa, perché invasa dall’acqua, anche la scuola elementare di via Val Cismon.

Diverse le cantine, i seminterrati e i negozi allagati. Secondo i primi calcoli, i danni complessivi causati dal nubifragio alla città potrebbero arrivare a due milioni di euro. Da ieri, per fortuna, sulla città splende il sole.

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