La crisi economica si batte con la buona volontà e con gli investimenti. È una ricetta fondamentale dell'economia alla quale però, purtroppo, non sempre seguono scelte conseguenti da parte degli imprenditori. Esistono tuttavia realtà aziendali che questa legge seguono da sempre, sfidando i pessimismi e i disfattismi e raccogliendo, alla fine, risultati positivi, sia per se stesse, in termini di fatturato, sia per la società, in termini di posti di lavoro.
È il caso del Gruppo Esselunga, che ha inaugurato questa mattina a Settimo Milanese un nuovo punto vendita. Centotrenta dipendenti, per l'80% full time, una superficie di quasi 4.600 metri quadri e molte decine di milioni di investimento per un superstore che è il 138° della catena e il quarto aperto dal Gruppo nel 2009, dopo quelli di Legnano, Gallarate e Rivalta di Torino.
Un'apertura a lungo attesa e piuttosto sofferta, a dire la verità. L'intera struttura di vendita che, oltre al supermercato, ospita anche altri nove negozi, è infatti pronta dal 2006, ma ha potuto aprire i battenti solo oggi a causa di lungaggini nel rilascio delle licenze determinate dalla realizzazione di due rotonde che erano in fase di costruzione nelle strade limitrofe. Nonostante gli intoppi, dunque, a Settimo Milanese Esselunga ha scritto una nuova pagina del proprio «manuale di economia», fatto di numeri che testimoniano la vitalità di un Gruppo che ha il coraggio di investire a dispetto dei venti contrari. Un fatturato annuo di 5,7 miliardi di euro, apri al 9,3% della quota di mercato, con un utile netto di quasi 203 milioni (+36,2% rispetto al bilancio 2007) e un margine operativo lordo che supera i 421 milioni. Una realtà che dà lavoro a circa 19mila dipendenti, con 1.106 unità in più rispetto al 2007, e che sceglie di ricorrere a contratti atipici per una quota minima dei casi: i contratti a termine e i contratti di somministrazione nel 2008 sono stati, rispettivamente, il 3% e l'1,2% del totale dei dipendenti. Parallelamente, i rapporti di lavoro a contenuto formativo, che rappresentano il 12% della forza lavoro, sono stati confermati a tempo indeterminato nel 92% dei casi.
Sul fronte degli investimenti, vera carta strategica per il rilancio economico del sistema produttivo italiano, il Gruppo Esselunga nel corso del 2008 ha operato investimento per un totale di 490,3 milioni, di cui circa 400 milioni utilizzati per lo sviluppo e l'ammodernamento della rete di vendita. Nel solo 2008, infatti, Esselunga ha inaugurato i nuovi punti vendita di Milano in Via Washington e di Desio, chiudendo contestualmente i vecchie strutture, e ha riaperto quello di Viareggio, ampliato e ristrutturato. Inoltre, sono stati aperti i nuovi supermercati di Legnano, Bergamo, Tortona, Lucca e Desenzano sul Garda. Gli investimenti, poi, riguardano anche il personale. Da molti anni ormai Esselunga ha avviato la su «Scuola di Mestieri», veri e propri corsi di formazione e aggiornamento del personale per la preparazione e la lavorazione dei prodotti di gastronomia, dalla carne al pesce, dai salumi al pane, fino alla presentazione dei piatti.
Infine, altra direttrice strategica della politica aziendale Esselunga, l'attenzione al prezzo. Per il quinto anno consecutivo la leadership nei prezzi Esselunga è stata riconosciuta da fonti autorevoli come Altroconsumo come insegna più conveniente d'Italia.
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