Un’estate in codice rosso L’ospedale Gaetano Pini chiude il pronto soccorso

Meno male che a luglio, ad agosto e a settembre non nevica. Perché anche senza fratture per cadute in strada o sulle piste da sci, sarà dura per i milanesi non poter usufruire del pronto soccorso del Gaetano Pini. Rimarrà chiuso per ristrutturazione per tre mesi, e precisamente dalle 23 di mercoledì prossimo alle 7 di lunedì 28 settembre. Il 118 è già stato avvisato e le autoambulanze non vi trasporteranno i pazienti. Coloro che non saranno a conoscenza della chiusura per restauro e si presenteranno avranno fatto un viaggio a vuoto, ma troveranno un infermiere che li indirizzerà alla struttura dove saranno assistiti nei tempi più brevi. «O meglio - precisa Nunzio Buccino, direttore sanitario dell'istituto ortopedico di piazza cardinal Ferrari - all'ospedale che è più comodo per il singolo paziente». Un servizio cortesia che purtroppo si scontrerà con le difficoltà dei vari pronti soccorso. In questi giorni molti sono in crisi, a non poter accogliere pazienti erano ben in cinque: il Fatebenefratelli, il Sacco, il Niguarda, il San Raffaele ed il Policlinico. La chiusura per tre mesi del Servizio Traumatologia d'Urgenza, questo il nome esatto del pronto soccorso di via Quadronno essendo dedicato ad una sola specialità, l'ortopedia, si scontra con la saturazione dei reparti di traumatologia. Ieri a registrare il tutto esaurito erano in otto. Quattro a Milano (Niguarda, San Carlo, San Paolo e Sacco) e quattro nell'hinterland (ospedale di Bollate, Rho, San Donato e Saronno). Quello delle corsie ortopediche fuori città al completo è tutt'altro che un dettaglio di poco conto perché, spiega il dottor Buccino, «il 25% dei pazienti che vanno a farsi curare al Gaetano Pini non è di Milano». A proposito di numeri, quanti saranno i pazienti che in questi tre mesi di chiusura del Pini dovranno farsi visitare altrove? «Un'ottantina al giorno - risponde il direttore sanitario -. È questo il numero delle persone che arriva al nostro Servizio di Traumatologia d'Urgenza in luglio e agosto. Lo stesso dei giorni festivi del resto dell'anno che ne conta, invece, un centinaio nei giorni feriali».
«Ci scusiamo con i cittadini per il disagio - aggiunge Nunzio Buccino -. I ricoveri e le prestazioni ambulatoriali saranno comunque garantiti. Non potevamo assolutamente rimandare l'ammodernamento, impostoci dall'Asl, di questa struttura. Era dagli anni ’60 che non veniva ristrutturato».

Nei prossimi tre mesi i pazienti che non potranno essere assistiti al Gaetano Pini verranno «dirottati» in tutti i pronti soccorso cittadini e soprattutto al Galeazzi che ha potenziato il personale dell'accettazione. E l'anno prossimo toccherà all'istituto ortopedico di via Galeazzi riammodernare il pronto soccorso, questa volta però l'operazione sarà indolore: nessuna attività sarà sospesa.

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