Barack Obama incontra il Dalai Lama, tra le proteste della Cina

Il presidente statunitense ha incontrato il leader tibetano per la terza volta. Per Pechino è un'interferenza negli affari interni

Il Dalai Lama davanti alla Casa Bianca
Il Dalai Lama davanti alla Casa Bianca

New York - Nonostante le proteste della Cina, il presidente americano Barack Obama ha incontrato venerdì per la terza volta il Dalai Lama. Il leader spirituale tibetano è negli Stati Uniti per un viaggio di tre settimane.

La reazione di Pechino è arrivata immediata dopo l'annuncio, dato soltanto nella serata di giovedì dall'Amministrazione americana, della visita del Premio Nobel alla Casa Bianca. "Organizzando un incontro tra il presidente e il Dalai Lama gli Stati Uniti interferiscono enormemente negli affari interni della Cina, violando le norme che regolano le relazioni internazionali e compromettendo seriamente le relazioni tra America e Cina", ha dichiarato un portavoce del ministero degli Esteri.

Barack Obama ha incontrato altre due volte il Dalai Lama, a febbraio 2010 e luglio 2011 (e prima di lui, hanno fatto lo stesso i suoi predecessori sia repubblicani sia democratici). L'anno scorso, un incontro del premier britannico David Cameron con il Dalai Lama ha causato un inasprimento delle relazioni diplomatiche tra Londra e Pechino e ha portato a rimandare un importante viaggio del primo ministro in Cina.

Ogni volta che il presidente Obama si è seduto con il leader spirituale tibetano - per il governo cinese "un separatista" che crea disordini - Pechino ha reagito allo stesso modo. Oggi, le proteste cinesi arrivano in un momento in cui le relazioni tra i due Paesi sono particolarmente tese a causa delle dispute territoriali tra Pechino e i robusti alleati dell'America in Asia: il Giappone e la Corea del Sud.

Nonostante queste tensioni, il presidente ha accolto in mattinata il Dalai Lama, "nella sua capacità di leader religioso e culturale rispettato a livello internazionale", ha spiegato la portavoce del National Security Council, Caitlin Hayden. L'Amministrazione ha fatto sapere di voler promuovere con questo incontro la strada del compromesso fra cinesi e tibetani.

E' questa infatti la linea di Washington da sempre: "Gli Stati Uniti sostengono la via di mezzo scelta dal Dalai Lama: non assimilazione né indipendenza dei tibetani dalla Cina", ma maggiore autonomia, ha spiegato ancora Hayden.

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