La beffa dei razzi di Hamas Li lanciano contro Israele ma ricadono sulla Striscia

Oltre cento missili esplosi a Gaza durante lo sparo. La minaccia: "Torneranno i kamikaze". Obama: i miliziani fermino gli attacchi

00:00 00:00

Oltre cento razzi lanciati dal braccio armato di Hamas contro Israele hanno fatto cilecca e sono precipitati a Gaza per malfunzionamenti o grazie allo zampino degli israeliani. Lo rivela con un Tweet tragicamente sarcastico il portavoce dell'esercito ebraico: «Hamas apre il fuoco dalle aree civili .... e colpisce la propria gente».

I fondamentalisti palestinesi replicano annunciando di aver lanciato 1.500 missili contro Israele. Però negli ultimi cinque giorni oltre 100 razzi sarebbero esplosi in fase di lancio cadendo a Gaza, invece che colpire le città ebraiche. In molti casi potrebbe trattarsi di malfunzionamenti, soprattutto per gli ordigni più artigianali. Non è escluso che ci sia lo zampino delle forze armate israeliane che sorvegliano Gaza dall'alto palmo a palmo. Con i droni, i caccia o gli elicotteri sono in grado di colpire i missili in fase di lancio. Le squadre «ciliegia», di infiltrati a terra che si mescolano ai palestinesi potrebbero aver sabotato alcuni razzi. E magari l'intelligence è riuscita a far arrivare nella striscia razzi farlocchi. O a farli impazzire con qualche sistema di inibizione.

Per non parlare degli obiettivi distrutti dall'aviazione che ieri ha annunciato di aver centrato 1.350 «siti terroristici». Solo nella notte fra domenica e lunedì sono stati colpiti 80 fra rampe di lancio sotterranee dei missili, tunnel, basi di addestramento e cellule impegnate nel lancio dei razzi. I militari ammettono che dall'inizio dell'offensiva sono piombati su Israele 848 missili e intercettati 302. Ieri l'aviazione ha bombardato lo stadio di Gaza ed il grattacielo dei giornalisti, la famosa torre Shoruq. Secondo le autorità israeliane era un nascondiglio per quattro comandanti delle milizie palestinesi. Uno di questi, Ramez Harab («responsabile per la propaganda della “Brigata di Gaza” della Jihad islamica») era conosciuto come giornalista. Nel sesto giorno di guerra si sfiorano le cento vittime dall'inizio delle ostilità. Su Twitter le brigate al Qassam hanno postato uno spezzone di un video di una tv israeliana prendendo in giro il sistema difensivo israeliano. «Un missile Iron dome insegue un razzo Grad e ambedue colpiscono il bersaglio (cadendo in una zona abitata ndr). Ottimo colpo» riporta un Tweet dei miliziani palestinesi. Nella guerra dei nervi i seguaci di Hamas hanno pure minacciato il ritorno di kamikaze con un video in ebraico su YouTube. Sembra una pubblicità che comincia in tono ammiccante: «Prossimamente nei caffè più vicini a casa vostra (...) ritorneranno gli attacchi suicidi. Ne avevamo nostalgia».

Ma la guerra di propaganda si gioca soprattutto sui bambini. Secondo l'Unicef sarebbero 18 le piccole vittime dall'inizio del conflitto. Resta però sempre il dubbio che l'abbondante esibizione di corpi di bambini straziati rientri nella strategia mediatica, come dimostra il caso della foto di un bimbo siriano postata dai palestinesi, come se fosse vittima degli israeliani a Gaza. Gli israeliani comunque avrebbero decimato per sbaglio la famiglia palestinese al Dalu sepolta domenica sotto le macerie della loro casa. In zona era stato segnalato Ihya Abia, il comandante del lancio dei razzi di Hamas.

Sul piano diplomatico è arrivato ieri al Cairo il segretario generale dell'Onu Ban Ki Moon, che si recherà anche a Gerusalemme e in Cisgiordania. Nel frattempo il nuovo «sultano» turco, il premier Erdogan, ha dichiarato che «Israele sta compiendo atti terroristici a Gaza».

L'Europa chiede un immediato cessate il fuoco e per il ministro degli Esteri Terzi «ci sono le premesse perché si arrivi a una tregua nelle prossime ore». In serata la telefonata di Obama a Morsi e Netanyahu: il presidente Usa ha chiesto a Hamas di fermare il lancio di razzi.

www.faustobiloslavo.eu

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica