Difettosi e costosi? Compriamo altri aerei

Il Pentagono ordina nuove indagini dopo le fiamme esplose a bordo di uno dei velivoli in Florida. Polemiche in Italia. Il Pd: "Senza garanzie, non si acquistano"

Difettosi e costosi? Compriamo altri aerei

Stop. Bisogna avere il coraggio di fermarsi. Non per le polemiche strumentali sugli F-35, i cacciabombardieri della Lockheed Martin che l'Italia deve acquistare, ma perché la lunga serie di ritardi, incidenti e anche la lievitazione dei costi dicono al buon senso di fermarsi e riflettere. Non fraintendeteci, non ci accodiamo al coro dei pacifisti e della sinistra salottiera e anti militarista. Ci mancherebbe. Noi siamo sull'altra sponda. Quello che non ci convince è proprio il mezzo, il velivolo dalle alterne sfortune.

Il progetto Joint Strike Fighter nasce nel lontano 1994, per poi prendere corpo nel 1998. Quindi, non facciamo i finti tonti, nel 2016/2020 (anni in cui sarà operativo prima per l'Aeronautica e poi per la Marina italiane) sarà già vecchio e superato nonostante le modifiche apportate in corso d'opera. Senza parlare di tutti i problemi tecnici che hanno caratterizzato il caccia dopo i test americani. Ultimo quello accaduto in Florida, che ha spinto il Pentagono a lasciare tutti gli F-35 a terra. Non è abbastanza per invertire la rotta e ridefinire i piani per l'aviazione militare italiana?

Attenzione, non stiamo parlando di «tagli per risparmiare in questo momento di crisi», come recita il solito mantra postcomunista. Su questo ha ragione il governo: il nostro Paese ha bisogno dei caccia, di aerei moderni ed efficienti per la Difesa. Ma se questi F-35 non sono affidabili, e finora nessuno può dimostrare il contrario, perché dovremmo comprarli per forza? Certo, il coro dei difensori d'ufficio è ben affollato e canta motivazioni ragionevoli, come la ricaduta industriale e occupazionale. Ricordiamo che l'Italia, negli accordi stipulati con gli Usa, avrà una linea di assemblaggio finale dei velivoli e un centro di revisione e riparazione. Ma ne vale realmente la pena? Quanto ci costerà davvero tutto questo ambaradan se i caccia non saranno in grado di svolgere i compiti per cui sono chiamati?

Bene, è ora che il governo faccia due conti e metta sul piatto gli interessi nazionali.

La priorità è la difesa, come dicono? Allora la soluzione non è tanto complicata: mandiamo a quel paese gli F-35 e con lo stesso impegno finanziario compriamo o prendiamo in leasing altri caccia. Efficienti, naturalmente.

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