Datagate, gli Usa chiedono l'arresto di Snowden

Il giovane incriminato per spionaggio: chiesta estradizione a Hong Kong

Datagate, gli Usa chiedono l'arresto di Snowden

Si stringe il cerchio intorno a Edward Snowden, la talpa del programma segreto di intercettazioni della Nsa al centro del cosidetto "Datagate". I procuratori federali della Virgina orientale lo hanno infatti incriminato di spionaggio e hanno chiesto la sua estradizione a Hong Kong, dove si rifugia.

Secondo il Washington Post che rivela la notizia, Snowden è accusato anche di furto di proprietà del governo e per questo gli Usa avrebbero inviato alle autorità di Hong Kong un mandato di arresto provvisorio. Difficile però che gli Stati uniti ottengano l'estradizione: sulla base di un trattato tra i due Paesi. la "talpa" potrebbe sostenere che le accuse nei suoi confronti ricadano tra i reati di carattere politico che costituiscono un'eccezione.

Altre voci invece parlano di un'imminente partenza di Snowden (che nel frattempo ha fatto perdere le sue tracce) per l'Islanda, dove potrebbe chiedere asilo politico. La notizia è stata però smentita da Andreas Fink, l’amministratore delegato di Datacell che secondo alcune fonti avrebbe organizzato il viaggio sborsando 240 mila dollari per l’aereo.

Nelle ultime ore, sulla basi di documenti top secret ottenuti da Snowden quando lavorava come tecnico informatico alla Nsa, il Guardian ha peraltro pubblicato nuove rivelazioni, che allargano lo scandalo al Regno unito. In particolare ha scritto che l’agenzia di intelligence di Londra GChQ avrebbe intercettato in segreto "grandi quantità" di dati internet e chiamate telefoniche sui cavi di fibra ottica a livello globale, per poi condividerle con la National Security Agency Usa.

Il programma di sorveglianza della GChQ, secondo quanto ha scritto il Guardian, ha il nome in codice Tempora ed è stato avviato 18 mesi fa, mettendo gli 007 britannici in grado di passare al setaccio dati raccolti nell’arco di 30 giorni dalla rete di fibre ottiche, e di conservarli.

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