Francia, Hollande avanti ma Sarkozy non molla Exploit di Marine Le Pen

Risultati del primo turno: Hollande 28,6%, Sarkozy 27%, Le Pen 18%, Melenchon 11%, Bayrou 9%. Ballottaggio il 6 maggio. Hollande sogna l'Eliseo

Francia, Hollande avanti  ma Sarkozy non molla Exploit di Marine Le Pen

La Francia vira a sinistra. Ma è solo una semplificazione necessaria per riepilogare il risultato del primo turno delle elezioni presidenziali. François Hollande vince con il 28,63%, secondo Nicolas Sarkozy con il 27,08%. Al terzo posto Marine Le Pen con il 18,01%. Un vero e proprio exploit per la candidata del Front national (nel 2002 Jean Marie Le Pen era andato al ballottaggio, battendo Jospin, fermandosi al 16,8%). Bel risultato dell'ex ministro socialista (ora rappresenta la sinistra radicale) Jean Luc Melenchon, che ha preso l'11,13%. Il centrista François Bayrou si ferma al 9,11%. La battaglia è aperta (la destra, Sarkò+Le Pen, è al 45%). Ma il voto raccolto dalla candidata di estrema destra è in buona parte di protesta contro il presidente. Difficile, dunque, tenere insieme il diavolo con l'acqua santa. La Le Pen ha fatto sapere che darà la propria indicazione di voto il 1° maggio. Scontato il sostegno di Melenchon a Hollande, resta da vedere cosa deciderà di fare Bayrou. Intanto un sondaggio Ipsos sul secondo turno assegna la vittoria a Hollande (54%) su Sarkozy (46%).

Hollande parla subito di Europa

"Questa sera sono il candidato di tutte le forze che vogliono chiudere una pagina e aprirne un'altra", ha detto il candidato socialista nella sua prima dichiarazione di voto dopo le proiezioni sul primo turno. E' un Hollande sereno e visibilmente soddisfatto. Ma, dentro di sé, sa bene che la battaglia non è ancora conclusa. "Voglio riorientare l'Europa - prosegue il socialista - sul cammino della crescita e dell'occupazione". "Al termine di questo primo turno - ha detto ancora Hollande - sono il candidato dell'unione per il cambiamento. Quest'unione deve essere più ampia possibile, riguarda prima di tutto le forze della gauche e gli ecologisti, che oggi rappresento". Rivolgendosi ai militanti in completo blu presidenziale, Hollande ha reso omaggio ai "candidati del primo turno, Jean-Luc Mélenchon (estrema sinistra) e Eva Joly (Verdi), che hanno chiesto in modo aperto e senza trattative di sostenermi per il secondo turno".

Aubry: Sarkozy sfiduciato

Il primo commento politico, a caldo, arriva dal segretario del Partiso socialista, Martine Aubry: "I francesi hanno espresso un terribile segno di sfiducia" nei confronti del presidente uscente Nicolas Sarkozy.

Melenchon: secondo turno nelle nostre mani

"Siamo la forza politica nuova, la sola che è emersa in queste elezioni. Il risultato del secondo turno è nelle nostre mani", ha affermato Melenchon. Il candidato del Front de gauche ha poi ricordato ai sostenitori l'appuntamento delle elezioni legislative di giugno, che eleggeranno l'Assemblea nazionale, camera bassa del Parlamento. "In una sola volta siamo già arrivati nel gruppo di testa, la prossima sarà quella buona, prenderemo il potere", ha affermato, "ineluttabilmente, con gli choc che si annunciano, la storia ci viene incontro".

Fillon: niente è deciso

"Questa sera niente è deciso", ha detto il primo ministro, François Fillon. "Il secondo turno è quello della scelta decisiva. I francesi la faranno secondo coscienza, ma io voglio dire loro qual è la mia convinzione". "La crisi del debito non è finita - ha continuato Fillon - e questo significa che non possiamo sbagliare. Chi promette tutto e troppo vi inganna. La Francia deve continuare a modernizzarsi. Deve continuare a gestire seriamente le sue finanze. Il nodo è quello di mantenere la nostra indipendenza e il nostro modello sociale".

Sarkozy chiede di fare tre dibattiti

"Il messaggio dei francesi - ha detto Jean-Francois Copè, segretario generale dell'Ump - lo comprendiamo in pieno. È il messaggio di un voto di crisi". Ma per Sarkozy, ha aggiunto, nulla è ancora perduto, "la battaglia continua in condizioni che saranno diverse". Il presidente non si dà per vinto: "Tutto deve essere dibattuto senza ipocrisia prima del secondo turno. Per questo propongo tre dibattiti fra i candidati", ha detto Sarkozy. Ma a stretto giro di posta arriva la risposta del socialista: "Faremo solo un dibattito".

Bayrou: ascolterò i due sfidanti

Il centrista Bayrou, che ha raccolto fra l'8,5% e il 9% dei voti cosa farà? "Mi rivolgerò ai due candidati al secondo turno - ha detto ai suoi fedelissimi raccolti a Parigi - dirò loro quello che è essenziale per noi. Ascolterò le loro risposte nei prossimi giorni e assumerò le mie responsabilità". "Il nostro risultato - ha ammesso Bayrou - è al di sotto delle attese, ma la nostra diagnosi sullo stato reale del paese é più vera che mai. Il male francese si aggrava".

Il sistema elettorale

Per scegliere l'inquilino dell'Eliseo si vota con l'uninominale a doppio turno: vince chi ottiene il 50% più uno dei voti, al primo turno, altrimenti i primi due classificati vanno al ballottaggio.

Erano dieci i candidati, ma in realtà si sapeva fin dall'inizio che sarebbe stata una corsa a due. Perché due, Sarkozy e Hollande, sono i candidati più forti. E saranno loro a sfidarsi nel ballottaggio tra due settimane.

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