Fuoco amico su Obama, mollato pure da Newsweek

Scaricato dalla rivista liberal. E con un attacco choc: "Smamma Barack"

"Hit the road, Barack". La polemica copertina di Newsweek
"Hit the road, Barack". La polemica copertina di Newsweek

Il conto alla rovescia segna solo 79 giorni al voto e su Barack Obama si abbatteunadocciafredda inaspettata.
Newsweek , settima­nale liberal per eccel­lenza, lo ha mollato a un passo dal traguar­do elettorale. La coperti­na anticipata ieri via Twit­ter lo ritrae di spalle con un inequivocabile invito: «Hit the road Barack».
«Smamma Barack: ecco per­ché abbiamo bisogno di un
nuovo presidente».

All’interno segue un’accurata anali­si vergata da Per Niall Ferguson che spiega che il Presidente «non ha man­tenuto nessuna delle grandi promes­se che fece quattro anni fa ». Se ne vada via dunque e lasci spazio a un succes­sore in grado di rispettare il program­ma. La posizione di chi scrive non stupisce in sé. Del resto Ferguson è noto per essere statoquattroannifaconsu­le­nte politico dell’avversa­rio di Barack, John Mc-Cain. A meravigliare è che le valutazioni di Ferguson siano pub­blicate su Newsweek e che il suo articolo sia addirittura fini­to in prima pagi­na.

Non è dato conoscere la reazio­ne di Obama, ma i suoi fan non l’han­no presa bene: la copertina, annuncia­ta via Twitter, ha scatenato l’ira e la sor­presa dei suoi sostenitori, che sempre attraverso il social network, hanno scritto: «Cos’è uno scherzo?». Oppu­re:«Ecco perché non leggo più Newsweek». E infine: «Romney-Ryan potranno concludere la distruzione della nostra economia avviata da Ge­orgeAl di là delle voci che si sono leva­te in sua difesa, la copertina è uno schiaffo in piena faccia a Obama. A evi­talo evidentemente non sono bastati gli accorgimenti messi in atto dallo staff del presidente che negli ultimi mesi sta facendo di tutto per evitare gli sgambetti dei media: da settimane si nega ai corrispondenti della Casa Bianca e non accetta di rispondere al­le domande dei cronisti che lo seguo­no ogni giorno in lungo e in largo per il Paese. I corrispondenti dalla Casa Bianca sono sul piede di guerra da due mesi e mezzo contro il presidente e il suo staff.E l’irritazione si è fatta ancora più palpabile negli ultimi giorni: Oba­ma ha infatti accettato di farsi intervi­stare da un’ anonima - e innocua - ra­dio del New Mexico. In precedenza, inoltre, aveva accettato le doman­de della rivista People e del programma E ntertain­ment Tonight , una tra­smissione ultra-leggera della Cbs.

Chuck Todd della Nbc e Jake Tapper della Abc , si sono fatti sentire durante uno dei briefing alla Casa Bianca esprimendo la loro insod­disfazione al portavoce Josh Earnest e chiedendo un appuntamento con Obama. Earnest, imperturbabile, ha risposto: «Al momento non ho in pro­gramma una conferenza stampa ».

En­nesimo diniego che ha reso i rapporti con i media ancora più tesi.

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