È iniziata questa mattina l'evacuazione dei combattenti ribelli dai quartieri della città vecchia di Homs, a lungo considerata la capitale della rivoluzione in Siria e sottoposta per quasi due anni all'assedio da parte delle forze del presidente Bashar al-Assad.
Secondo quanto alcuni attivisti hanno riferito alle agenzie di stampa, decine di ribelli hanno lasciato le loro postazioni, per salire su cinque bus arrivati nel centro della città. Sarebbero fino a 1.200 le persone che lasceranno Homs, consegnando la maggior parte della città alle forze lealiste.
L'accordo stretto con le forze di Assad prevede che i combattenti siano portati fino alle città di Talbiseh e al-Dar al-Kabira, controllate dall'opposizione, in cambio dell'apertura della strada che conduce a Nubul e Zahra, villaggi pro-governativi nella campagna di Aleppo, assediati dai ribelli.
La tregua concessa a Homs segue un'altra iniziativa simile, mediata dalle Nazioni Unite, che aveva permesso a febbraio di lasciare la città a quasi 1.500 persone. Ai ribelli - secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani - sarà concesso di lasciare la città con le proprie armi, per mettersi al riparo da una possibile rottura dell'accordo.
538em;">Nelle mani dell'opposizione, che secondo la Bbc nel 2012 era arrivata a controllare circa il venti per cento della città, resta soltanto il distretto di al-Wair, nella periferia. I combattenti lasceranno presto anche quest'ultima posizione.
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