Per la prima volta Abu Bakr al-Baghdadi, leader dell’autoproclamato Stato Islamico dell’Iraq e del Levante, si mostra in video e, presentandosi come "il califfo Ibrahim", ordina a tutti i musulmani di prestargli obbedienza. Il leader jihadista, che finora ha sempre operato nell’ombra, ha lanciato il suo appello da una moschea di Mosul, seconda città irachena caduta il 9 giugno nelle mani dei jihadisti sunniti, nel corso della preghiera del venerdì.
Qualche giorno fa al Baghdadi aveva promesso di conquistare anche Roma, invitando tutti i musulmani di tutto del mondo affinché a trasferirsi nella sua nuova terra per combattere. Poi aveva rivolto la sua minaccia agli Stati Uniti, evocando lo spettro di un nuovo 11 Settembre.
Il discorso di al Baghdadi
"Io sono il Wali, destinato a guidarvi, ma non sono migliore di voi; se credete che abbia ragione, aiutatemi, se credete che abbia torto, consigliatemi e indicatemi la retta via", ha detto Abu Bakr Al-Baghdadi, con un turbante nero sul capo e una lunga barba scura. "Obbeditemi come obbedite al Dio che è in ognuno di voi". Domenica scorsa i jihadisti hanno proclamato la costituzione di un Califfato nei territori conquistati in Iraq e nella vicina Siria, annunciando di cambiare il nome del loro movimento in "Stato Islamico", senza riferimenti territoriali. Contestualmente Abu Bakr Al-Baghdadi è stato nominato "califfo" e quindi "capo dei musulmani" ovunque nel mondo, che 538em;">sono chiamati a prestare obbedienza al "califfo Ibrahim". Tradizionalmente dalla morte del profeta Maometto i califfi vengono considerati dai musulmani come suoi successori "emiri dei credenti".
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