Karol Wojtyla è il polacco più famoso della storia, ma l'attuale governo di Varsavia non vuole che gli sia dedicato un museo. Nel ventesimo anniversario della morte di Giovanni Paolo II, il ministero della cultura e del patrimonio nazionale ha deciso di intentare una causa contro la Fondazione Lux Veritatis con cui nel 2018 era stato firmato un accordo di collaborazione per la fondazione del museo della Memoria e dell'Identità intitolato al Papa polacco. La costruzione della struttura è iniziata a Toruń nel 2019 e il ministero ha previsto finanziamenti statali per consentirne l'apertura. Nel frattempo, però, le elezioni del 2023 hanno determinato una svolta politica nel Paese con la nascita di un governo di coalizione guidato dal popolare Donald Tusk ma di cui fanno parte partiti fortemente laici.
Il 'no' a Wojtyla
La vicenda è stata riportata in Italia dal giornalista e scrittore polacco Wlodzimierz Redzioch che su La Nuova Bussola Quotidiana ha scritto:
"Oggi gli edifici del futuro museo sono stati completati e bisogna ultimare l’esposizione. Purtroppo, dopo il cambio del governo, il ministero della cultura, guidato da Hanna Wroblewska, sta cercando di distruggere questa grande iniziativa come molte altre simili che mirano a mantenere viva la memoria del Papa polacco. Il governo lo fa per puro interesse politico e ideologico, anche a costo di sprecare i fondi pubblici spesi finora per la costruzione di questo museo statale".
Nella causa intentata contro la fondazione e che punta a fermare i finanziamenti statali per l'istituzione culturale , il governo ha tirato in ballo la scadenza del contratto di utilizzo dell'immobile su cui ha sede il museo. Padre Tadeusz Rydzyk, notissimo direttore di Radio Maryja nonchè presidente della fondazione, ha spiegato alla sua emittente che in realtà il ministero ha ricevuto già nel maggio 2023 gli atti notarili che prorogano il diritto d'uso della proprietà per gli anni successivi. Dunque, l'istituzione culturale dedicata a Giovanni Paolo II ha tutti i titoli per rimanere lì. L'accusa del governo viene respinta dalla Fondazione Lux Veritatis e ritenuta pretestuosa.
La nuova linea
Il museo della Memoria e dell'Identità era nato per valorizzare la storia polacca mettendo al centro la figura di Giovanni Paolo II e dando spazio alle testimonianze di ebrei salvati dai polacchi durante la persecuzione nazista. Un lavoro di squadra tra pubblico e privato fortemente voluto dall'allora ministro della cultura Piotr Gliński, esponente del partito conservatore PiS. L'affermazione elettorale della coalizione anti-Morawiecki però ha fatto cadere in disgrazia questo progetto, nel solco della politica meno favorevole alla Chiesa cattolica che il terzo governo Tusk, su spinta degli alleati non popolari, sta realizzando. Al ministero della cultura, prima sotto la guida del liberal Bartłomiej Sienkiewicz e poi con la progressista Hanna Wroblewska, si è deciso di 'chiudere i rubinetti' al museo voluto per esaltare l'identità polacca nel nome del connazionale più importante del secolo scorso. Wroblewska era stata direttrice della Zachęta, tra le più famose istituzioni artistiche di Varsavia, ma non venne rinnovata nel suo incarico proprio dall'allora ministro Gliński che, secondo una tesi consolidata, non avrebbe gradito alcune esposizioni dedicate ai diritti lgbt. Ora che la curatrice d'arte ha preso il suo posto, il progetto di Toruń che stava a cuore al conservatore Gliński sta incontrando ostacoli e Radio Maryja ha già chiamato alla mobilitazione i fedeli.
La memoria di Wojtyla
Vent'anni dopo la sua morte che provocò un moto di commozione collettiva in patria, la memoria di Wojtyla non è più così blindata. Chi è devoto alla figura del Papa polacco, però, può ancora trovare dei musei a lui dedicati. A Wadowice, sua città natale, c'è la casa-museo con reperti della vita di uno dei Pontefici più longevi della storia della Chiesa. Ma anche nella capitale è possibile visitare un luogo che unisce la sua memoria a quella di un altro famoso prelato polacco, il cardinale perseguitato dal regime comunista Stefan Wyszyński.
Nella periferia di Varsavia, vicino all'imponente Tempio della Divina Provvidenza, sorge il museo in cui si può essere accompagnati dal giornalista e scrittore Wojciech Bobrowski e dalle altre guide specializzate in un viaggio multimediale nella vita dei due eroi nazionali, tra oggetti a loro appartenuti e omaggi d'arte contemporeanea come l'opera come l'opera dell'artista italiano Elia Li Gioi che ha accostato la smorfia di dolore di Giovanni Paolo II a a L'Urlo di Edvard Munch.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.